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Room 109

09-03-2009

J ORPHIC

"Sulla Terra"

Cover J ORPHIC

(Autoproduzione)

Time: (56:57)

Rating : 7

Quello di J Orphic è un nome che dovrebbe essere almeno in parte già noto ai nostri lettori, in quanto trattasi del progetto dark ambient di Jeron, gradito ospite del nostro forum. Il musicista milanese ha sviluppato sin dal 2005 il proprio solo-project, approdando ora alla realizzazione di questo primo album, stampato fisicamente in sole 51 copie e distribuito in formato free-download tramite la netlabel russa DNA-Production. Quello di J Orphic è un sound che attinge a piene mani dalla materia dark ambient, ma che ama combinarsi con suoni differenti e si completa con azzeccati ed efficaci campionamenti, soprattutto vocali, presenti praticamente in ogni brano. "Come Ingrid" inaugura l'opera a suon di cornamuse: la materia ambientale profuma di neoclassico, ed il sample vocale femminile si incastra a dovere fra le buone trame strumentali. Decisamente più oscura "Un Nuovo Pianeta", a tratti quasi 'noisy', e si rimane colpiti dal disperato campionamento vocale conclusivo, ancora di matrice femminile; "Carillon" vira verso lidi più industriali, presentando inoltre un campionamento di Charles De Gaulle, e lo stesso si può dire per "Come Neruda", capace tanto di suoni cupi quanto di accogliere note d'organo (catturate in presa diretta) decisamente calzanti. "Echi" apre con un minaccioso corno battagliero, e le trame dark ambient sfociano in un duro sample vocale maschile di buon effetto, mentre "Quiete" si colora di toni liturgici e propone un feeling gregoriano apprezzabile; i suoni del temporale, catturati in presa diretta in una piovosa serata di settembre, scandiscono l'incedere di "Riflessioni", mentre la conclusiva "Come Bene" è un omaggio a Carmelo Bene, campionato da Jeron prima di un finale a base di ambient siderale. Jeron ama definire 'minimalista' la sua proposta, e se per certi versi possiamo dargli ragione, è altresì vero che le sue composizioni si rivelano più ricche ed intriganti rispetto a quelle di molte realtà più blasonate, ed anche la produzione, sebbene passibile di ampi miglioramenti, si dimostra adatta a svelare atmosfere coinvolgenti. Affinando le proprie capacità nell'assemblare suoni sintetici, samples e registrazioni live col buon gusto sin qui già evidenziato, il Nostro potrà solo crescere, e vale decisamente la pena riservare un attento ascolto a questo positivo debutto sulla lunga distanza.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.myspace.com/jorphic