Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 109

23-06-2008

ROMINA DANIELE

La voce della (propria) coscienza

ROMINA DANIELE

di Roberto Alessandro Filippozzi (foto: Matteo Nieddu)

L'approccio al lavoro artistico di un personaggio come Romina Daniele, per forza di cose, non può essere quello che solitamente spesso si finisce per utilizzare nel rapportarsi a buona parte della musica contemporanea che ci giunge nuova, spesso atta a reggere una stagione o poco più. A noi che seguiamo tutto quello che fa 'musica oscura' piace pensare di essere al di sopra dell'acquirente medio dell'ultima 'perla' di Madonna, quello che - per intenderci - ha comprato tale disco perché soggiogato dai ripetuti passaggi radiofonici di singoli oggettivamente orribili o perché "Madonna è un mito, lo dice anche la TV!", e se ciò in larga parte corrisponde al vero (perché in questa scena di spunti di riflessione colta ce ne sono a tonnellate, altro che '4 minuti'...), è altresì vero che il nostro contesto non esula da 'analisi' così superficiali da spingere certa gente a pensare che il top della musica dark/gothic siano le canzonette di BlutEngel o Marylin Manson... E allora capiamo subito come un lavoro quale quello della cantante partenopea, pur rimanendo aperto all'apprezzamento di varie frange differenti di ascoltatori, susciterà interesse anzitutto nelle 'nicchie', ossia in coloro i quali scelgono di analizzare quanto acquistato, e non comprano un disco solo per poter ascoltare fino alla nausea quei due singoletti 'subiti' in radio. Quello della Daniele è un lavoro che pone le sue fondamenta sulla ricerca, e che quindi esula dal concetto di semplice intrattenimento che è proprio di quell'arte usa-e-getta tanto in voga nei nostri tempi. Il lavoro di Romina, sin qui composto di due dischi, sebbene per alcuni versi accostabile a quanto fatto dalla Diva per eccellenza Diamanda Galás, spicca nel panorama delle autoproduzioni (scelta voluta, come vedremo più avanti) e della musica italiana in generale proprio per la sua volontà e capacità di ricerca, valori di certo non così comuni nel Paese di Max Pezzali e di Vasco, ma comunque presenti a più riprese nella storia della nostra nazione per opera di artisti mai dimenticati, a partire da quel Demetrio Stratos al quale la Daniele è molto legata. Nel tentativo di comprendere meglio gli obiettivi di un percorso tanto ambizioso quanto assolutamente interessante, ci siamo messi sulle tracce di un'artista che soppesa con enorme attenzione ogni parola, al fine di far giungere il messaggio nella sua forma più confacente: ecco cosa ci ha raccontato la loquace e gentile Romina in questa lunga e piacevole chiacchierata...

ROMINA DANIELE

"In termini di lavoro e dedizione, la ricerca coincide con le mie esigenze: studio la voce per essere cosciente dei fenomeni psicofisici che mi riguardano, in quanto precipui della condizione umana. Ritengo che senza interrogazione, e ricerca, esistere sia superfluo."
(Romina Daniele)

 

ROMINA DANIELE

"Studiavo Stratos già da due anni, quando un amico musicista mi ha fatto notare che avevo una consonanza con Diamanda Galás, che non avevo però mai ascoltato. Ascoltandola, ho riconosciuto la consonanza e l'ho ricondotta ad un'idea della 'forza vocale' esasperata in termini di tragicità, a partire dalle scoperte stratosiane."
(Romina Daniele)

 

ROMINA DANIELE

"La mia 'oscurità' non è propriamente l'adesione ad un movimento quale la 'scena dark'. Dal mio punto di vista, tutte le manifestazioni artistiche dell'uomo non possono essere osservate al di fuori del contesto di appartenenza sociale e storica. Per me la 'scena dark' è quella storica: Cure, Joy Division, Bauhaus, Sisters Of Mercy e il primo Nick Cave..."
(Romina Daniele)

 

 

http://www.rominadaniele.com/