Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 108

25-08-2008

TULAR

"The Truth Behind The Mask"

Cover TULAR

(Renaissance Records)

Time: (22:57)

Rating : s.v.

Le intenzioni dei Tular, giovane band italiana fondata nel 2006 dalla cantante Francesca Martini e dal chitarrista Emanuele Palmieri, sembrano ancora piuttosto incerte ed il dischetto promozionale in nostro possesso, contenente solo 5 delle 13 tracce previste dall'americana Renaissance Records per la release ufficiale del loro debutto, "The Truth Behind The Mask", non ci aiuta affatto nell'arduo tentativo di comprenderle meglio. Questa versione promo del disco, formata da sole cinque canzoni e prodotta in una maniera indiscutibilmente più idonea ad un demo casalingo piuttosto che ad un full-length ufficiale, ci mostra un gruppo vistosamente incerto nella composizione dei brani, che appaiono deficitarii nei ritornelli ed altalenanti nelle strutture, nonché ancora poco esperto e coeso, sia per quanto riguarda il piano tecnico che quello esecutivo. Il metal melodico e simil-sinfonico dei nostri risulta sin dal primo ascolto moscio e privo di carattere, persino dove le vocals e gli arrangiamenti orchestrali dovrebbero fare la parte del leone, come i vari maestri del genere insegnano; per completare l'opera, dei paurosi cali d'ispirazione (vedi alcuni controcanti gutturali tutt'altro che gradevoli) e l'interpretazione di Francesca, talvolta fastidiosamente acerba, affossano definitivamente anche quelle poche buone idee di fondo che fanno capolino in un paio di brani, come il groove sinistro di "Witch!" e l'andamento cadenzato e solenne di "Fairy Legend". Il nostro giudizio non è pienamente attendibile, sia chiaro, ma questa manciata di canzoni è tutto fuorché incoraggiante e lascia inesorabilmente intravedere un vuoto di fondo per una band che soltanto con un duro e costante lavoro di rifinitura potrà sperare in risultati più soddisfacenti... Ci piacerebbe ricrederci in un immediato futuro, ma per ora non resta proprio altro da aggiungere.

Marco Belafatti

 

http://www.tularofficial.com

http://www.renaissancerecordsus.com