30-06-2008
TEARS OF OTHILA
"Renaissance!"
(Ark/Masterpiece)
Time: (60:00)
Rating : 6.5
La Ark Records continua a mettere sotto contratto le più interessanti realtà emergenti del panorama nostrano; gli ultimi a passare sotto l'egida della label di Corrado Videtta sono i genovesi Tears Of Othila, autori di un neofolk piuttosto tranquillo e vagamente neoclassico volto a lodare le tradizioni del glorioso passato del nostro continente e la natura nel suo fascino immenso ed imperituro. Nati qualche anno fa come solo-project di Marco G. Gardella (già all'opera con Tvmvlvs Seraphim e Sostrah Tinnitus), i Nostri hanno evoluto le proprie forme espressive fino ad incorporare nella band sei nuovi membri, che hanno a loro volta apportato nuove influenze ed introdotto nuovi strumenti musicali (segnatamente tastiere, percussioni, flauto, violino e tromba). L'incisione del primo full-length "Renaissance!" risale al 2006, ma l'album riesce a vedere la luce soltanto oggi grazie al prezioso intervento della Ark, che lo ha stampato in un pregiato formato in rilievo ad edizione limitata. È un folk ortodosso e primordiale quello suonato dai Tears Of Othila, capace di distendersi per un totale di 60 minuti nelle sue molteplici ed attraenti forme. La voce oscura ed aspra del frontman domina per buona parte della durata del disco, ma gli interventi della soave ugola di Marta Defranchi - che siano duetti o parti soliste non importa - sono un vero toccasana per le orecchie (in futuro sarebbe giusto, a nostro avviso, rendere onore alle sue notevoli capacità concedendole qualche spazio in più). Buona anche la prestazione degli strumentisti (superbo il lavoro del percussionista), che si uniscono in un sol corpo per innalzare delle vere e proprie odi alla natura e decantarne le autentiche bellezze. L'unica vera nota dolente di "Renaissance!" è rappresentata da una produzione inefficiente e soffocante, quasi amatoriale, evidenziata da un'equalizzazione dei suoni fin troppo frettolosa, che non valorizza affatto le romantiche armonie dei Nostri... Peccati veniali dai quali ci si può tranquillamente riscattare con un preciso lavoro di rifinitura: se le cose andranno per il verso giusto, i Tears Of Othila ritorneranno presto con un'opera ancora più sorprendente ed emozionante di questa, e tutti, nel bene e nel male, riconosceranno il valore della band. Intanto, liberiamoci pure dalle costrizioni della routine quotidiana e concediamo anima e corpo alla poesia di questa nuova, ennesima promessa del neofolk italico.
Marco Belafatti
http://www.myspace.com/tearsofothila