25-03-2008
ANDREA MARUTTI
"The Brutality Of Misbreathing"
(Opaco Records)
Time: (58:29)
Rating : 7
Andrea Marutti può suonare per molti come un nome nuovo, ma è in realtà un importante sperimentatore della scena elettronica italiana, ideatore di vari progetti (tra cui ricordiamo Amon e Never Known), e presenta un'attitudine che ci conduce in un universo sonoro di nicchia, non semplice da penetrare ma ricco e variegato, collegabile ad artisti come Maurizio Bianchi o De Fabriek. "The Brutality Of Misbreathing" è il primo lavoro di lunga durata che l'autore firma con il proprio nome: l'album è stato eseguito e registrato dal vivo e, seppur diviso in cinque tracce titolate - non a caso - tra parentesi, si presenta come un flusso continuo e ininterrotto. In questo caso parlare di ambient può essere riduttivo: i suoni ci portano verso la musica concreta, capace però di avere un'incisività che supera il muro di un lavoro fine a sé stesso, creando anche delle atmosfere dure e gelide. Il disco è un vortice di droni che richiama l'oscurità e la freddezza, il mistero e la perdita sensoriale attanagliano l'ascoltatore che subisce le frequenze basse e plumbee dei suoni. La tranche finale, "(Absence Leaves An Echo)", gode dell'apporto del chitarrista Andrea Ferraris che, tramite campionamenti, fornisce note strumentali irriconoscibili, monocordi e scabre, perfettamente funzionali all'arricchimento dell'opera. Stampato in sole 100 copie e in una confezione fuori dall'ordinario, "The Brutality Of Misbreathing" si colloca nelle regioni sperimentali con poco spazio lasciato all'intrattenimento frivolo. Senza dubbio alcuni passaggi lasciano a bocca aperta (la parte finale dell'album è un'esperienza che non capita tutti i giorni di vivere), ma il disco è indirizzato, come sottolinea la stretta tiratura, ad un pubblico selezionato e preparato che già conosce le qualità innegabili di questo autore.
Michele Viali
http://www.aferecords.com/andreamarutti