10-03-2008
TRONUS ABYSS
"Kampf"
(ATMF)
Time: (65:40)
Rating : 7
Il terzo full-length dei piemontesi Tronus Abyss, originariamente edito dalla Pagan Moon Org. nel 2003, riemerge dai fumi e dalle polveri dell'underground apocalittico/marziale grazie all'accurata operazione di ristampa della nostrana ATMF, che ci invita a riscoprirne i contenuti impreziosendo l'offerta con due bonus-track ed una lussuosa confezione digibook che elevano l'intero valore dell'opera. Già nel '99, col secondo album "Rotten Dark", il trio piemontese aveva iniziato la propria evoluzione, tagliando i ponti col black metal degli esordi e dando il via ad una trilogia che si completerà solo col prossimo lavoro in studio "Trionfo". Il suono dei Tronus Abyss si è evoluto verso sonorità elettroniche ambientali, apocalittiche e marziali in pieno stile grey/brown area, e proprio con "Kampf" ha conosciuto una rinnovata maturità: ce lo dimostra da subito una title-track cupa, marziale e sontuosa, capace di mutare certi retaggi del passato (il ritmo lento e cadenzato tipico di certo black metal scandinavo) in algide soluzioni strumentali. Riscopriamo anche "Mabuse", la cui sottile elettronica da requiem fa da sfondo al recitato iracondo di Atratus, mentre "L'Eredità Del Cinghiale" svela scenari da soundscapes di buon effetto; "Funeral" si presenta strisciante ed industrialoide e contrappone un bel break pianistico all'ibridazione finale tra industrial e black metal, mentre "STH.492" presenta il contrasto fra vocals aspre ed effettate e melodie fiabesche. Bene anche "Radio Europa", incentrata sul piano, mentre "Epilogo" è la fatidica marcia militaresca e trionfale che non può mancare nei lavori di questo genere, seguita a ruota dall'industrial ritualistica di "Journey" e dalla cover di Burzum "Moti Ragnarokum", resa in forma drammatica e pomposa. Chiudono le due tracce bonus, ossia l'inedito "Tema Del Destino", che presenta rulli marziali a contorno di un ispirato tema di piano, ed una registrazione demo di "Mabuse", con vocals decisamente meno enfatiche rispetto alla versione di cui sopra. Tra suggestione marziali ed apocalittiche, oscure trame industrial/ambient, liriche criptiche ma pregnanti, squarci pianistici e pennellate (neo)folk, "Kampf" risulta ancor oggi un lavoro capace di svelare buone premesse in chiave futura, ossia verso quel "Trionfo" dal quale è lecito attendersi intuizioni meglio focalizzate, suoni più incisivi ed un concept sonoro più compatto. La ristampa in questione risulta un acquisto indicato tanto per fans e collezionisti quanto per chi ancora dovesse avvicinarsi alla musica della band piemontese.
Roberto Alessandro Filippozzi