22-04-2024
SATORI JUNK
"Venezia"
(Industrial Ölocaust Recordings)
Time: CDr (33:49)
Rating : 7
È un curioso ed inusuale viaggio quello che i Satori Junk, quartetto milanese in cui milita quel Luca Ferro da noi già trattato in veste solista, ci portano a fare tra le calli veneziane durante la peste, nel 1630 o giù di lì. Il combo lombardo, pur iniettando dosi di sana ambient (verosimilmente il genere più adatto a sonorizzare un momento storico così cupo e mortifero), tiene infatti fede alle proprie prerogative stilistiche, mettendo sì da parte le vocals (salvo che per un coadiuvante spoken word), ma facendo perno su quello psych-doom/rock già ampiamente sciorinato coi due album pubblicati in precedenza. L'EP, realizzato sia in CDr nella bella confezione in carta ruvida con sigillo che in una limitatissima - e già esaurita - edizione in cassetta, verte su un'unica traccia di oltre mezz'ora, nell'arco della quale succede un po' di tutto: samples, vento ed archi austeri aprono la strada a solidi pattern psych-doom e psych-rock, tra break pianistici e tastiere retrò di rinforzo; soluzioni più pacate fanno da preludio ad esplosioni elettriche che culminano in assoli di piano come di chitarra, e piacciono sia i pulsanti crescendo che gli abbondanti ricami melodici, opera di strumentisti che sanno sicuramente il fatto loro. Certo, su queste pagine siamo abituati ad immaginare le ideali "colonne sonore" di determinati momenti bui per mano di artisti di scuola specificatamente dark ambient, e ci appare meno facile immaginare le atmosfere torbide della Venezia di quel tempo "narrate" da basso, batteria, chitarra e synth, ma all'EP in esame va riconosciuta comunque una certa fluidità cinematica che ha un suo fascino, e che potrà riscuotere consensi in particolare fra i cultori del suono psichedelico, ma non solo.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://satorijunk.bandcamp.com/