03-09-2022
AB UNO
"Les Gens De Mogador"
(Dornwald Records)
Time: LP (39:18)
Rating : 8.5
Residenti a Berlino, Eugenio Petrarca e Roberto Di Ciaccio hanno fondato gli Ab Uno proprio nella capitale tedesca più di un lustro fa. Dopo due umili quanto già promettenti pubblicazioni in cassetta - "Lost World" nel 2017 e "Metaforma" l'anno dopo - ed un CDr nel 2020 ("La Linea Negra"), adesso freschi di una vivace collaborazione con l'indipendente Dornwald Records, realtà ascolana dedita all'underground sperimentale, questo entusiasmante duo è un fulmine a ciel sereno, in quanto a nuove idee, alla personale ricerca artistica interiore, culturale, metafisica, antropologica, etc. Dopo essersi trasferiti con mente, spirito e corpo in Essaouira-Mogador, sulla costa atlantica del Marocco, Petrarca e Di Ciaccio si approcciano con un metodo para-documentaristico nel registrare, produrre, cogliere, captare tutti i suoni, le magie, le dimensioni e gli elementi di questa antica città che ha intrecciato popoli e culture. Un ambiente oltre la storia cronologica in sé. Ab Uno si estende in uno spazio-tempo cosmico, in un'eterna ricostruzione prima audio, poi visiva, poi... catartica. I due musicisti dimostrano di essere dei gran maestri nel rifondare il dark ambient tramite questa esperienza sovra-sensoriale in grado di farci viaggiare tra i meandri della medina cittadina, la mellah ebraica, le anime di tutti i musulmani, ebrei, cristiani che ne hanno solcato le vie per i secoli. L'album ovviamente è tra le esperienze più coinvolgenti che possiamo ricordare nel genere. Una minacciosa bruma che all'inizio attanaglia, ma inevitabilmente avvolge e mostra la via, finché i due musicisti compongono dimensioni ancestrali, siderali e astrali di Mogador, con un equilibrio sonoro impressionante per la sua dimestichezza e capacità di spaziare tra suoni ambient minimali, drones irradianti e l'industrial più lisergico. Bisogna ascoltarlo, viverlo per capirne il fascino; per lasciarsi illuminare dalla sua filosofia esoterica che connette tutto, da Mogador fino a noi. Può non sembrare un lavoro così immediato, soprattutto per i neofiti, ma negarsene il tentativo sarebbe compiersi un torto. E la prima cosa sarà decidere poi subito di fare propria una copia del bellissimo vinile, limitato a soli 100 esemplari.
Max Firinu
https://www.facebook.com/dornwaldrecords