27-06-2021
ATARAXIA
"Quasar"
(AnnapurnA)
Time: CD (55:18)
Rating : 8
Lo scorso ottobre, nel trentesimo anno di attività discografica, la band emiliana ha dato alle stampe "Quasar", successore di quel "Synchronicity Embraced" che due anni prima aveva incantato per la sua audacia, ridefinendo i confini stessi del suono dello storico quartetto. Passati sotto l'egida della fiorentina AnnapurnA, che pubblica la nuova fatica in CD digipack (completo di booklet), in formato digibook e nelle 277 copie del vinile, i Cavalieri Erranti dell'Emilia proseguono nel viaggio artistico e sonoro della vita, soffermandosi su sette archetipi arcangelici in sintonia vibrazionale con lo spazio-tempo. Non si ferma quella volontà di spingersi oltre i confini di quel suono da sempre in equilibrio perfetto tra folk, darkwave, ethereal, musica classica e neomedievale, tutte correnti che continuano ad essere parte integrante della musica del quartetto (tranne l'ultima, stavolta sacrificata e ravvisabile solo in certa coralità), ma che in "Quasar" vengono filtrate in una personalissima ottica art/post/space-rock sin dalle prime vibranti battute di "Iniziazione", solenne incipit che vira verso atmosfere sognanti sulla scorta dell'inconfondibile vocalità di Francesca, consueta Maestra Cerimoniera con la sua ampia gamma di soluzioni canore. L'aspetto folk, luminoso e soave in quella "Nebula" traboccante puro pathos, è il più evidente legame con la storia e le prerogative della band, che ribadisce il concetto con l'evocativa e sontuosa "Oneness", laddove invece "Sex Is A Prayer" vela di post-rock un assunto più intimo, lasciando il giusto spazio al violoncello dell'immancabile Totem Bara nel solenne crescendo. Gli aspetti più innovativi (come l'impiego di suggestioni elettroniche, nonché il lavoro percussivo di Riccardo, ogni volta più affine ad un vero e proprio drumming) non si pongono quali elementi di rottura col passato, ma al contrario sposano le più classiche prerogative di Ataraxia, permettendo una tavolozza ampia e ricca di sfumature come quella del gioiello "Radiance", e se le basi suadenti di "The Timeless" consentono a Francesca di sprigionare tutta l'intensità della propria voce, spetta alla solenne "Beyondness" l'ultimo sussulto di un lavoro che, guidato con amorevole cura dai magici intrecci fra le corde di Vittorio ed i tasti di Giovanni, ci ha portati ancora una volta verso mondi altri con la forza ed il trasporto che da sempre accompagnano il viaggio artistico e spirituale dei Nostri. Impossibile non provare profonda e sincera gratitudine verso chi continua a dispensare tale e tanta bellezza, lungi dall'aver esaurito idee ed ispirazione.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://annapurnaprod.bandcamp.com/