Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 108

10-11-2020

KLONAVENUS

"Motion:less"

Cover KLONAVENUS

(Space Race Records)

Time: CD (48:29)

Rating : 7

Ci sono voluti oltre cinque anni, ma alla fine il duo capitolino composto da Paolo Chemnitz (voce, testi e samples) e Saffio (musiche e programming) è riuscito a dare un seguito ad "Angst", che nel 2015 fece registrare un netto salto di qualità per Klonavenus. Proseguendo su quella scia, i Nostri accantonano in buona parte certe tentazioni electro-goth per puntare maggiormente sul groove, come l'incalzante opener "Dies Irae" mette subito in chiaro col suo traino future-pop, e come ribadisce una "We Fly Away" (già presentata sul limitatissimo 7" omonimo di due anni fa) che cede a qualche malizia di troppo derivante da certa techno commerciale. Ma la strada della maturità è stata imboccata, e momenti come "Until The Other Side" o la penetrante "In Good And Evil", forti di una buona costruzione ritmico/melodica, ne sono un chiaro esempio, anche se in tal senso la palma di miglior brano del lotto spetta di diritto a "My Crying Bride", più affine a dinamiche synthpop e ben supportata dalla vocalità dell'ospite Valerie Hely, che duetta con un Paolo oggi più versatile rispetto al passato. Ancora synthpop con una "Emotionless" ben fornita di groove e melodia, laddove il future-pop di "Permafrost" presenta tratti più oscuri e taglienti di buon effetto, mentre l'apporto atmosferico viene garantito sia dallo strumentale "Neon (Blue)", pacato nelle cadenze, sia dalla più cinematica e drammatica "Fast Radio Burst". In chiusura trovano posto due remix: A Copy For Collapse rielabora bene "Song Of The Dead" (tratta dal precedente album), ma ancor meglio fa Templebeat, trasformando "Dies Irae" in un pregevole notturno atmosferico. Con questo terzo album i Klonavenus proseguono nella loro crescita artistica, rifinendo ogni aspetto del proprio sound nell'ottica di una maggior concretezza: traguardi più alti sembrano a portata di mano, e forse per raggiungerli basterà osare un po' di più.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://klonavenus.bandcamp.com/

http://spaceracerecords.com/