21-02-2019
STEFANO DE PONTI
"Malagrazia_________ Landfall"
(Luce Sia)
Time: CD (47:56)
Rating : 7
Uscita in digipak a tre pannelli limitata a 190 copie che riporta estratti ed "architetture del suono" a nome Stefano De Ponti dello spettacolo teatrale "Malagrazia", messo in scena dalla compagnia milanese Phoebe Zeitgeist per la regia di Giuseppe Isgrò. La pièce ha come protagonisti due fratelli rinchiusi assieme in uno spazio non ben definito sia fisicamente che temporalmente, dentro al quale assistiamo alle loro varie discussioni su ciò che potrebbe esserci in un ipotetico esterno, ma anche alla costante reinvenzione e ridefinizione di tutto ciò con cui vengono in contatto, in un flusso inventivo ed innovativo costante e complesso che porta i due bambini-uomini a scontrarsi o andare d'accordo in questo mondo fuori dal mondo, aperto a molti spiragli concettuali che vedono comunque nella vertigine emotiva di un'umanità dilaniata dalla paura di restare sola con sé stessa la chiave di lettura più evidente. Tale complessa ed alquanto cervellotica trama non può che avere una colonna sonora adeguata, tessuta da un artista del suono come Stefano De Ponti - che ha fatto dell'uso drammaturgico del suono la sua missione - i cui soundscapes allungati, cadenzati e pulsanti dai tratti anche rumoristici accompagnano la forza eterogenea delle parole ed elucubrazioni estemporanee degli attori nelle lunghe suite "Entomologia Della Grazia" ed "Insula", consacranti i nostri fratelli a nuovi artefici del tutto nel loro piccolo mondo lontano dal tempo e dello spazio entro trame soniche in costante contrapposizione e movimento, sostenendone anche una retrocessione evolutiva verso infantili fischi e sproloqui al megafono con delicate note di organo 8-bit in "De Diligendo Deo". Come chiosa, un recitato in roco siciliano sigilla un lavoro coraggioso e lontano da qualsiasi schema teatral-musicale, sicuramente più apprezzabile con una visione dello spettacolo stesso ma efficacemente estraniante e ricco di spunti di riflessione nel suo complesso.
Lorenzo Nobili