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Room 108

10-05-2018

TENEDLE

"Traumsender"

Cover TENEDLE

(Sussurround Live & Records)

Time: CD (56:09)

Rating : 7.5

Tenedle, al secolo Dimitri Niccolai, torna con quello che è il settimo album in quindici anni di attività discografica per la sua creatura, nata dopo la conclusione dell'esperienza maturata nei Laughing Silence a cavallo fra gli anni '80 e '90. Quello del musicista e compositore fiorentino (stabilmente residente in Olanda) è un sound che continua a muoversi fra pop, elettronica ed un cantautorato ad ampio raggio, in un mix elettroacustico ben educato dove né i ritmi né le linee melodiche cercano di imporsi inseguendo tentazioni easy-listening e/o da club. Una scrittura di spessore che si abbevera alla fonte dell'indimenticato pop ottantiano (lo strumentale "Kanashibari" profuma di Alphaville, così come "Welcome Back" richiama i Bronski Beat) senza mai suonare pretestuosamente retrò, guidata da una voce - quella di Dimitri - elegante e sicura che ben si intreccia con quelle dei numerosi ospiti presenti sul disco (in prevalenza donne). Contributi preziosi non soltanto per le vocals, come dimostrano i ben amalgamati interventi di tromba di Bert Lochs nella suadente "The Temple", nella dolce ballad "Spring Will Never Come" e, soprattutto, nella carismatica "No Ground", fra i picchi dell'intero lavoro assieme a quella "Zen" la cui struttura libera da paletti esalta l'aspetto cantautorale, ospitando fra l'altro la viola di Fabio Torriti. Fra passaggi tipicamente synthpop ("Stranger In My Own Tongue", "Sparkle") e momenti di maggior leggiadria strutturale più inclini all'electropop ("Revival", "Paracusia" e l'ottaniana "Sentenced To Death"), c'è spazio anche per i tratti più romantici di "Last Woman On Earth" e per una "Let Go" che sa emozionare attraverso la sua costruzione fra piano, voce ed archi. Un apprezzabile lotto di canzoni che colpiscono nel segno con la loro compattezza, offrendo gustose varianti marchiate dalla classe propria del loro artefice, abilissimo nel non perdere mai il filo conduttore e nel confermare con "Traumsender" - ben confezionato in un digipack graficamente pregevole e completo di booklet - quanto di buono fatto in precedenza.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

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