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Room 108

21-10-2017

SECRET SIGHT

"Shared Loneliness"

Cover SECRET SIGHT

(Unknown Pleasures Records)

Time: CD (40:59)

Rating : 7.5

Consumato il proprio brevissimo ciclo vitale nell'arco di un solo EP nel 2013, gli ex Coldwave sono 'rinati' l'anno seguente sotto il monicker Secret Sight, col quale circa tre anni fa hanno rilasciato il valido debut album "Day.Night.Life". A seguito del tour promozionale il quartetto si è ristretto a trio per la fuoriuscita del singer Matteo Schipsi, con le vocals prese in carica dal chitarrista Cristiano Poli e dal bassista Lucio Cristino, e "Shared Loneliness" è il primo parto col nuovo assetto. Dopo un EP ed un full-length entrambi quanto mai devoti al verbo post-punk più tradizionale, il trio anconetano riesce ad innestare la marcia successiva grazie ad un songwriting che, pur rimanendo pienamente fedele ad uno stile ben codificato, vive di una compattezza tutta nuova, frutto di arrangiamenti di maggior qualità, del buon lavoro svolto sulle vocals, di un'accresciuta maturità ad ogni livello e della concreta ricerca di un'impronta più personale. Ne scaturisce una scrittura più fluida ed efficace che, dopo l'introduttivo e malinconico strumentale "Lowest Point", si dipana attraverso una serie di brani tutti ben riusciti: dalle scattanti "Stage Lights" e "Swan's Smile" alle più appassionate "Flowers" e "Sometimes", passando l'ariosa e potenzialmente commerciabile "Blindmind", la ritmata e trascinante "Fallen", l'elegante e carismatica "Over" ed una "Surprising Lord" che si riallaccia con gusto al passato dei Nostri, sino alla fedele cover di "The Fire" dei The Sound posta in chiusura (presente come traccia bonus nell'edizione CD, realizzata in confezione digisleeve a sei pannelli e limitata a 300 copie, mentre la stampa in vinile - con la medesima tiratura - è curata dalla Manic Depression). Forza, senso della melodia ed ispirazione sono alla base di un lavoro che, pur non rivoluzionando alcunché in un genere che non cerca stravolgimenti, colpisce e cattura in virtù della propria onestà intellettuale e della rispettosa ma non passiva devozione verso un suono che ha bisogno di interpreti credibili, proprio come si sono dimostrati i Secret Sight: avanti così.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://secretsight.bandcamp.com/

http://www.unknown-pleasures-records.com/#/