13-10-2017
THE FROZEN AUTUMN
"The Fellow Traveller"
(Echozone)
Time: CD (63:20)
Rating : 8
Ci sono artisti che sentono la necessità di rimettersi sempre in gioco e di provare nuove strade ed altri che invece preferiscono restare fedeli ad uno stile, perfezionandolo sino a fare di esso il proprio marchio di fabbrica più prominente. Di certo i torinesi Frozen Autumn appartengono alla seconda categoria, avendo sempre tenuto fede a quella darkwave elettronica sviluppata con grande passione da oltre vent'anni, rifinendola ed arricchendola nel tempo in uno stile ormai inconfondibile. Una strada meno facile di quanto si pensi, perché per restare con successo nel solco tracciato occorre saper fornire la giusta qualità ad ogni livello, songwriting in primis, così come è necessario evitare un'iperproduttività che finirebbe presto per risultare controproducente. Questo Diego e Froxeanne lo sanno bene, ed infatti "The Fellow Traveller" è 'solo' il sesto album in ben 22 anni, ed approda sul mercato - dopo un paio di uscite in vinile come l'EP "Lie In Wait" del 2014 e la breve raccolta rimasterizzata del 2016 "Time Is Just A Memory" - a ben sei anni di distanza dal precedente full-length "Chirality". Il nuovo lavoro, che segna l'inizio del sodalizio tra i piemontesi e la tedesca Echozone e che uscirà il 3 novembre, consta di undici brani (fra cui vi è la cover di "Loving The Alien", sincero tributo a David Bowie reso dai Nostri con onestà e nel proprio stile) in cui, come da copione, vi è perfetta alternanza dietro al microfono tra Diego e Froxeanne e le algide ed eleganti trame dark di natura elettronica producono il giusto effetto, ben sorrette da una produzione impeccabile, da arrangiamenti di alto livello e dalla classe che ha sempre contraddistinto il duo. Fra leggere ma percettibili sfumature synth/future-pop che danno colore al suono senza uscire dal seminato, la scrittura dei TFA convince ancora una volta in tutto e per tutto ed in ogni sua traccia, regalando momenti memorabili con brani verosimilmente destinati ad entrare di diritto nelle setlist dei concerti come le incisive "Tomorrow's Life" e "Told You At Once", la raffinata e suadente "White On White" (ripresa nella sua 'album version' dall'EP di cui sopra, assieme ad altri due brani del medesimo) e l'intensa ed accesa "I Love You But I've Chosen Synthesizers". Un disco che, nonostante l'ora abbondante di durata, scivola benissimo in virtù di un groove sempre ben presente, un coinvolgimento emotivo di altissimo livello, le atmosfere cariche di fascino, la giusta devozione alle migliori lezioni degli 80s e quell'innato gusto per la melodia che ha sempre contraddistinto il progetto, che si conferma come una delle punte di diamante dell'intera scena nazionale a tinte scure. I Frozen Autumn sono una garanzia assoluta che continua a regalare grandi emozioni, e che di certo raccoglierà ancor più di prima i meritatissimi frutti del proprio certosino lavoro. Anche stavolta il pubblico dark/goth non potrà che rimanere deliziato.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.thefrozenautumn.com/