25-09-2017
AFRICAN GHOST VALLEY
"Royers Talaha"
(Luce Sia)
Time: MC (40:00)
Rating : 6.5
Duo euro-canadese immerso in un'affascinante mistero che trapela sia dal nome curioso che dai vari nastri editi nel corso di tre anni di attività, African Ghost Valley mescola il piacere per l'improvvisazione a quello per il rumorismo minimale, senza cedere a echi stilistici troppo definiti e puntando sempre a mantenere uno spunto personale bizzarro. "Royers Talaha" è un EP di cinque tracce (ripetute - alla vecchia maniera - anche nella B-side, ma in ordine inverso) che non sembrano seguire un preciso filo logico né tematico, prediligendo una verve che guarda soprattutto alla grande e variegata scena post-industriale, evitando scivoloni nel marasma cacofonico. Di base si procede su giri loopati e drones lineari, spesso arricchiti da inserzioni di rumori spezzati ("cs", "RI:OT") o frammenti tonali innestati alla rinfusa, con un gusto che propende verso elementi quotidiani. I drones appaiono a tratti quasi meccanizzati, intrecciati tra loro in geometrie spigolose ("ODO"), con varianti che guardano al silenzio e ad una riduzione netta dei mezzi sonori (la title-track). Soluzioni più movimentate puntano verso martellamenti di fondo e rumori plurimi ("VIII Ages") che non tendono mai a superare la classicità del panorama industrial mitteleuropeo. Un divertissement asciutto e senza eccessive pretese, ma gestito con la consapevolezza di voler esprimersi liberamente senza dover scimmiottare nessuno. Solo 60 le copie prodotte, unicamente in cassetta nella solita eccellente veste grafica tipica della label svizzera Luce Sia.
Michele Viali
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