08-03-2017
AENDLEX
"Driven By Night"
(Rage In Eden)
Time: CD (51:47)
Rating : 7.5
Il progetto di Alex Boscarino sembra aver approfittato bene della pausa di due anni che separa quest'ultima uscita (rilasciata nell'ottobre dello scorso anno) dal precedente "To Maire", ancora legato al nuovo filone acustico-cantautoriale che l'artista inaugurò con "Pre Rup Stairs" nel 2012, dopo tre album contenenti invece un approccio musicale combinante minimalismi elettronici, ambient e psych-folk. La musica di Aendlex, nome che deriva dalla combinazione di Alex + Endless, cioè l'individuo legato all'infinito, è sempre stata molto potente e sentita seppur racchiusa in una veste semplice e minimalistica come quella imbastita da chitarra acustica e voce, complice una sensibilità compositiva emozionale e melanconica, nonché una vena sperimentale volta a sondare attraverso psichedelie e soundscapes variegati i nostri sensi tutti, per esperienze avvolgenti che ben scorrono tra le brevi tracce che ultimamente sono andate a formare i tasselli del mosaico sonoro del Nostro. "Driven By Night", prodotto dalla polacca Rage in Eden, mostra un Boscarino rinnovato e possibilmente ancor più emozionale del normale, aiutato in questo da collaborazioni come quella con Daniele Giustra (anche responsabile della registrazione, del mastering e del missaggio dell'album) alle tastiere nella intro morbida e fluente di "Clear Trip", che va ad incastonarsi perfettamente con l'oscurità pianistica della successiva "I Still Remember", proseguendo il viaggio tra più intimi approcci di sola chitarra e voce, che spaziano dal cantautorato più diretto a quello più sognante e riverberato ("Wayback Dust"; "Alma Gitana"; "Oblivion Road", che vede la collaborazione del flauto di Maria Emilia Perez Vidal per un abbarbicarsi di arpeggi e fiato molto particolare; "Sketch Of Doubt" e così via), e momenti di bellezza acustica struggente e catartica (le bellissime "Low Candle" e "Roman Eyes", quest'ultima così malinconica e triste da lasciare senza fiato). Non manca poi un excursus nel passato elettronico di Aendlex, ben riesumato nelle geometrie minimalistiche ed i tribalismi conclusivi di "Mind Breeze". Album puro ed intimo, di una bellezza triste che ci lascia affacciare sull'anima stessa di Boscarino, su ciò che per lui significa comporre ed esternare in musica e canto ciò che gli brulica dentro, forgiando un lavoro che è puro distillato di malinconia, bellissima e necessaria.
Lorenzo Nobili