18-02-2017
THE TAPES
"A Touch Of Despair"
(Luce Sia)
Time: MC (40:00)
Rating : 7
Scritto dal solo Giancarlo Drago nel 1986, "A Touch Of Despair" supera la vena new wave del primo periodo del duo (inizialmente composto anche da Roberto Drago, fratello di Giancarlo) attraverso un'epurazione sistematica degli elementi ritmici, nonché di tutti gli escamotages compositivi tipici di quel genere. Ciò in favore di una libertà sonora distante dalle strutture industrial dell'epoca, tesa verso una sperimentazione che in più punti sfiora giochi audio semi-improvvisati, alla costante ricerca della frantumazione totale di schemi precostituiti. L'album si traduce in una lunga suite divisa nei due lati della cassetta (unico formato disponibile, ora come allora), costruita su synth analogici pulsanti, rumori creati o recuperati, riverberi, afflati ritmici, lavori su voci e cori. Ne esce una sorta di puzzle in cui affiora a più riprese un velo di oscurità (soprattutto nel secondo lato), sulla scia compositiva di alcune release di Nurse With Wound. Tutto sembra prendere forma dalla volontà di destrutturare materiale preesistente oppure decontestualizzare tonalità normalmente usate in modo diverso, sviluppando una sorta di implosione psichica entro cui ribollono migliaia di elementi sparsi che si collegano tra loro in maniera fortuita o contrastante. La label Luce Sia ristampa il tutto in maniera filologica, salvo cambiare l'incisiva copertina originaria (rubata al più celebre quadro di Munch) sostituendola con un artwork anonimo. Recupero interessante di un lavoro complesso, ad oggi di difficile reperibilità, testimonianza di un periodo e di un tipo di sperimentazione per certi aspetti preistorici, e proprio per questo degni di un'attenzione particolare. Tiratura a sole 60 copie con j-card essenziale e fascetta d'ordinanza, tipica della Luce Sia.
Michele Viali
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