30-04-2016
SIEGFRIED
"K"
(Blücher Records)
Time: CD (62:09)
Rating : 8
A circa due anni dal precedente "Salmo Delle Tempeste" gli emiliani Siegfried firmano la loro quarta prova sulla lunga distanza, pubblicata in 300 copie numerate a mano in un lussuoso digipack a sei pannelli completo di booklet. Oltre alla coraggiosa scelta di registrare l'album in un'unica sessione live in studio, senza paura delle piccole sbavature, il quintetto gioca una mano pesante andando ben oltre quella new wave di scuola italiana così ben interpretata nei precedenti capitoli, col preciso intento di esplorare filoni come space-rock, dub, krautrock e psichedelìa. Con buone probabilità l'esperienza fatta dal frontman Giovanni nel progetto Carnera ha ispirato quella volontà di muoversi più liberamente e con meno paletti rispetto al passato riscontrabile in "K", ed in tal senso il maggior uso dell'elettronica parla chiaro, sebbene il solco tracciato nell'arco di tre lavori non sia stato assolutamente abbandonato. L'iniziale "Kundalini Rising" sprigiona subito una tensione psichedelica, laddove invece "Distonia" parla quel linguaggio tipicamente new wave che i Nostri conoscono alla perfezione, a testimonianza di un ampliamento delle soluzioni che non rinnega niente del passato. Ciò che emerge chiaramente dal songwriting di "K" è l'abilità della band nel 'contaminare' sapientemente di elettronica quella imprescindibile base new wave che ne contraddistingue l'operato, come nel carismatico gioiello di ampio respiro "Sentenza", o nella tesa "Berserkir", o ancora nella raffinata e vibrante "Kali Yuga", mentre il traino della potenziale hit "La Follia Di Nijinsky" è l'ideale ponte col recente passato dei Nostri. Molto bene "Kraken", sorniona ma splendidamente elettrica nella sua austerità, così come la dolce ballata "Sopra Un Erotik", ed il combo merita un plauso anche per come affronta la cover di "Trans Europe Express" dei seminali Kraftwerk, mostrando il giusto rispetto senza scadere mai nello scolastico. Come degno epilogo, dopo la tensione electro-oriented di "Kenaz Musik", troviamo le improvvisazioni della ghost-track "La Notte Di Valpurga", jam session registrata nella suddetta notte (30 aprile) del 2015 che esalta una volta in più le caratteristiche di un'opera registrata alla vecchia maniera, dove solo le vocals hanno goduto di sovraincisioni. Con "K" i Siegfried compiono un giro di boa, guardando al futuro con la consapevolezza dei propri mezzi, con l'audacia della propria visione d'insieme e con la forza dei potenti messaggi espressi attraverso le liriche: l'ennesima conferma per un progetto che non ha alcuna paura della battaglia.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.siegfriedtheband.com/
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