18-01-2016
WUORNOSAILEEN BANDE
"Angst Vor Der Angst"
(Murderabilia Records)
Time: CDr (53:26)
Rating : 7.5
L'ormai classico act industrial di Massimo Basili si allarga al formato di band grazie all'entrata in scena di Lorenzo Abattoir (già noto nei panni di Nascitari) e delle voci femminili di Laura Angerli e Tiziana Vallero. I cambiamenti non si limitano al nome e ai membri, andando a toccare anche uno stile che, pur mantenendo vive le coordinate post-industriali, sposta l'attenzione su tonalità più sottili lasciando spesso da parte le sfuriate power-electro e le cacofonie che percorrevano i dischi precedenti. L'intero album è percorso da una meccanicità minimale ossessiva e fredda fondata su strutture circolari che, nel loro rumorismo accennato, tendono a suggerire un costante stato di malessere psichico. Le tematiche affrontate non si discostano troppo da quelle dei lavori del passato, insistendo sull'analisi della mentalità di massa e sul controllo psichico operato dalla società moderna. Le allusioni più o meno evidenti (il titolo del disco ispirato probabilmente ad un lavoro di Fassbinder o la citazione del vecchio documentario "Titicut Follies") ci conducono verso una critica unilaterale dei meccanismi attuali, in cui menti ténere vengono annichilite da un inquietante ordine superiore sempre più vacillante. Non a caso i suoni tendono a riprodurre rumori continui da catena di montaggio, elaborati in maniera continuativa e ipnotica, sopra i quali scorrono voci dal tono impersonale. Se lo stile, forte di pulsazioni ondulatorie, ritmiche secche ed atmosfere claustrofobiche e nebulose, conduce verso l'impalpabilità gelida di progetti come Haus Arafna, evidenziando oltre ad un'ambientazione da ospedale psichiatrico anche uno svecchiamento stilistico rispetto ai canoni passati, dal punto di vista tematico si rimane aderenti alle spersonalizzazioni perpetrate dal mondo contemporaneo ai danni di individui ridotti allo status di zombie, ricalcando un punto cardine già proprio dei Throbbing Gristle e di altri grandi interpreti della prima ondata industriale. Tra i pezzi più incisivi ed efficaci "Nothing", tarlo sintetico e furioso che si agita tra le pareti craniche, la scarna e psicotica "A Funeral In My Brain", sorta di requiem elettrificato, e la lugubre "Il Nemico" interpretata da Devis Granziera, vocalist d'eccezione. Confezione fin troppo essenziale in un folder fuori formato in bianco e nero. Solo 100 le copie prodotte per uno dei migliori album di Wuornos Aileen.
Michele Viali
http://www.wuornos-aileen.org/
http://murderabiliarec.blogspot.it/