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Room 108

31-08-2015

ZOLOFT EVRA

"Negative Infliction Pleasure"

Cover ZOLOFT EVRA

(Naked Lunch Records)

Time: CD (40:00)

Rating : 7.5

Il black metal che sconfina nel rumore è una commistione che ha dato buoni frutti e che continua ad attirare nuovi adepti. Tra questi la neonata band Zoloft Evra, segnata da un'anima depressiva già nel nome, coniato sfruttando la definizione di due farmaci. Fondato un anno fa da ZC, alias Adriano Vincenti (già conosciuto per il monicker jazz-noise Macelleria Mobile di Mezzanotte), si è avvalsa in breve tempo del sostegno alla chitarra di Manuel "Cold" Mazzenga, attivo in vari gruppi (Der Noir, Nocturnal Degrade, Scent Of Silence) che spaziano dalla wave al black metal, e del supporto di Blackfrost alla voce. Un terzetto tutto italiano che imprime al debut un'aura suicida e cupa, riuscendo a far sentire più l'influenza cacofonico-industriale dell'ormai iconico Atrax Morgue che le derive black alla base dei suoni. I sei brani del disco sfruttano i riverberi chitarristici in chiave dronica sviluppando onde propulsive dalle fattezze gelide e ventose, che si dibattono sulle pareti craniche di una mente prossima alla fine. Basi stridenti che rimbombano lente e lapidarie diventano il muro del pianto su cui incastonare flebili melodie ("And Then Nothing", "Auto Erotic Suicide"), atte ad amplificare una folle disperazione che spinge sull'orlo del baratro. I vocalizzi di Blackfrost riprendono la lezione di alcuni 'cantori' di area black, creando rantoli striscianti che graffiano la superficie tonale al fine di materializzare gli ultimi respiri di un'anima in pena. La traccia "Auto Erotic Suicide", sorta di virtuale tributo al concept artistico di Marco Corbelli, gode del sostegno di Mara M. alla voce, Giò Mori (Le Cose Bianche) alla chitarra e Vintras (Djinn) ai segmenti elettronici, presenze - le ultime due - paradigmatiche di una visione del suicidio saggia e articolata da un lato e definitiva dall'altro. "Negative Infliction Pleasure" si pone come un album seriamente nichilista, elaborato lavorando su condizioni clinico-patologiche che aprono le porte della vera oscurità. Il risultato è fin troppo incisivo per chi ha una mente debole o poco allenata a questo genere di riferimenti. Produce in edizione limitata a 500 copie la Naked Lunch di Jacopo Fanò, in un ottimo digipak a sei pannelli adornato da fotografie baciate dalla negatività più densa.

Michele Viali

 

https://www.facebook.com/zoloftevra

http://nakedlunchrecords.blogspot.it/