18-08-2015
CARNERA
"Strategia Della Tensione"
(Old Europa Cafe)
Time: (55:47)
Rating : 8
Dopo essere stato rilasciato ad inizio anno in download gratuito o ad eventuale offerta libera, l'esordio del solo-project di Giovanni Leo Leonardi (voce e chitarra dei modenesi Siegfried) esce finalmente anche in versione fisica grazie al supporto della Old Europa Cafe, segnatamente in un essenziale quanto elegante digipack con la gradita aggiunta di cinque stuzzicanti tracce bonus. Nato per essere "... una sorta di colonna sonora dell'Occidente che muore, e con esso le nostre tradizioni ancestrali e, soprattutto, la Bellezza...", per dirla con lo stesso Giovanni, Carnera - ben supportato a livello grafico da Simone Poletti, noto per l'ottimo progetto artistico Dinamo Innesco Rivoluzione - opera in aree sonore distanti da Siegfried attraverso un sound prettamente elettronico (basso e chitarra fanno capolino giusto in un paio di brani), a cavallo suggestioni analogiche e modernità digitale, con una cappa oscura sempre ben presente a sottolineare quel profondo disagio interiore di chi coltiva i nobili ideali di cui sopra e per essi lotta, per lo più invano in un sistema subdolamente canalizzato come la società odierna... Spesso e volentieri noisy, d'impeto percussivo e industriale nell'approccio, come nell'intensa "Ophelia" o nell'epica, possente e minacciosa "L'Ora È Giunta", o ancora come in frangenti quali l'ossessiva title-track e l'ipnotica "Elettromeccanica Italica" (titolo che verosimilmente è anche una sorta di 'manifesto sonoro' del progetto stesso), l'album vive di sporadiche vocals cui vengono preferiti in misura maggiore samples ad hoc (presi in prevalenza da cinema e teatro), sfruttati intelligentemente e con efficacia. Un intreccio spesso anche molto cerebrale (la più soffusa "Cortina Di Ferro"), che però esprime al meglio il proprio potenziale con momenti quali "A Lume Spento" e "Dichiarazione Di Guerra", carichi di un groove elettronico che per traino e palpabile tensione ricorda sia i Laibach di "WAT" che certi Kirlian Camera degli anni 2000, e quindi idealmente in grado di portare più lontano e con maggior efficacia il messaggio. Assolutamente degne di nota le tracce bonus, dall'elettronica pacata e suadente di "I Am Flesh" (realizzata assieme agli ottimi Porta Vittoria, con la consueta buona prova vocale di Lisa P. Duse) all'inappuntabile remix scuro e danceable realizzato da Carnera per "Narcissus Race" dei Deviate Damaen, passando per i ritmi moderni ed il groove acceso di "L'Inverno Del Nostro Scontento" e le cupe atmosfere di "For The Death Of Beauty", sino al vortice percussivo ipnotico/sciamanico della conclusiva "No Chance". Un progetto artisticamente, concettualmente e strutturalmente solidissimo (ottima anche la resa sonora col mastering curato da Yvan Battaglia di Les Champs Magnetiques, recentemente entrato attivamente a far parte di Carnera) che ha tutto ciò che serve per scuotere le menti meno deboli e asservite e per farsi portavoce di un legittimo e disperato dissenso che, nella sua assoluta nobiltà d'intenti, è il grido di chi rifiuta con tutte le sue forze di arrendersi al veleno mortale del relativismo.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://carnera.bandcamp.com/releases