23-08-2007
TEHO TEARDO
"Tower/Microphone"
(Final Muzik)
Time: (45:37)
Rating : 7
Molti si chiederanno chi è Mauro Teho Teardo, cosa ha fatto, perché leggere la recensione di un suo disco. Molti si faranno queste domande, ma non tutti. Qualcuno saprà chi è questo autore e cosa ha fatto, e questo piccolo numero di persone sarà automaticamente interessato a "Tower/Microphone" senza averlo prima ascoltato. Vi dico ciò perché il nome di Mauro circola nel circuito underground (e non solo, ma non è mio dovere presentare un curriculum al riguardo) dagli anni '80 e compare, tra gli altri, in due tra i maggiori cataloghi di musica industrial-sperimentale: in primis quello della Old Europa Cafè, e addirittura tra le cassette prodotte dalla inglese Broken Flag. Ma non è tutto: al suo attivo ci sono remix per Dive, un'apparizione nella leggendaria compilation "Stinky Horse Fuckers", collaborazioni con Ramleh, Nurse With Wound e tantissimo altro ancora. Solo dopo aver preso coscienza di questo bagaglio potrete avvicinarvi a "Tower/Microphone", un disco di pura sperimentazione strutturato a partire da 24 microfoni posti in vari punti di una torre fino a rendere essa stessa un enorme microfono: così, attraverso l'uso di filtri e fader, nasce l'album in questione. Delle cinque tracce presenti nel disco, "t/m" è sicuramente l'unica che ha un esito ambientale ed è di più immediato ascolto, grazie ad una sessione ritmica minimale e ricercata e ad un soffice tema che trasmette una luminescente malinconia e immagini di spazi sconfinati, con esiti non lontani da alcuni prodotti recenti della Eibon. Le restanti tracce hanno un effetto maggiormente anti-musicale, ma riescono ad esprimere la forza dell'esperimento messo in atto. Il punto più suggestivo emerge forse dal pezzo finale (non menzionato nella tracklist), che procede con una sorta di movimento audio ondulatorio riprodotto all'infinito con lievi onde sussultorie in sovrimpressione. Buon lavoro destinato agli appassionati di elettronica astratta, ma interessante anche nell'ottica di eventuali video-installazioni.
Michele Viali