26-07-2014
MASSIMO DISCEPOLI
"Parallax"
(DOF label)
Time: (57:40)
Rating : 7.5
Dopo l'esperienza con la Acustronica, il batterista e polistrumentista umbro Massimo Discepoli fonda in questo 2014 la nuova etichetta denominata DOF label, attraverso la quale dà alle stampe il primo lavoro firmato con nome e cognome, dopo aver trascorso il nuovo millennio in seno a formazioni come Vibrham, Nunun, L.E.D. ed aver realizzato ben cinque album con Nheap (suo progetto più noto e celebrato). In questa nuova avventura solista, l'esperto musicista - nonché insegnante di batteria dal 2003 - sfoga sia il proprio background organico (batteria, basso e chitarre) che la relativamente più recente passione per l'elettronica, dando forma a composizioni a tratti memori dell'esperienza di Nheap, in quanto costruite su dinamiche melodiose con forti sentori jazz, ma qui più affini ad una matrice drone/ambient che allontana almeno in parte l'ombra del post-rock. Lo strumento principale di Massimo, ossia la batteria, viene impiegato con modalità a metà fra improvvisazione e jazz, onde 'colorare' da protagonista i vari brani anziché limitarsi a fungere da metronomo, ed è sicuramente questa la caratteristica precipua dell'album. Un impeto percussivo che si muove con finezza, ma che sa farsi finanche roboante - sempre con stile - quando l'intensità sale (nell'opener "Simmetry Of Night", nella più ambientale "Settling Down" e fra le morbide melodie della conclusiva "White Sky"). Minimale nel suo piglio melodico, l'album sa colpire nel segno coi toni soffusi di "The Space Between The Paths" e con la cullante dolcezza cosmica di "Fine Dust", così come sa toccare nel profondo col triste motivo che emerge dalla massa dronico-ambientale di "Above The Electric Clouds"; la title-track testimonia di tutta la raffinatezza di cui è capace l'autore di Assisi, mentre la palma di miglior brano spetta ad "A Random Place In The Sea", il cui vuoto dark-ambientale si ravviva fra i seducenti colpi di batteria, lasciando emergere l'ennesima melodia azzeccata. Un'opera prima dove il coraggio di sperimentare si è tradotto in brani carichi di un fascino tutto particolare, come una sorta di 'tepore melodico' (esaltato dall'ottima produzione) che non teme di svelare le sue più recondite inquietudini notturne. Musica di alta qualità per palati fini, con molto più da offrire rispetto a certi celebrati decani delle atmosfere dilatate.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.massimodiscepoli.com/