05-05-2014
LAXATIVE SOULS/LE COSE BIANCHE
"Chrome Ti Vi Transparencies/Self Report Deaf"
(Custom Body Records)
Time: CD 1 (35:54); CD 2 (35:22)
Rating : 7
La grande passione di Giovanni Mori per gli sperimentatori italiani del passato ci sta consegnando eccellenti recuperi e rivisitazioni inedite, pubblicate dalla sua label personale Custom Body Records. Abbiamo parlato poco tempo fa di una nuova versione del classico "Neuro Habitat" a firma Maurizio Bianchi, mentre ora tocca ad un altro decano della old school industrial nostrana: il pioniere Roberto Marinelli, in arte Laxative Souls. Il disco in questione viene presentato in coppia con un album dello stesso Mori (in arte Le Cose Bianche) in uno slim case per DVD, accompagnato da inserti e curiose immagini di copertina. Marinelli fornisce due registrazioni mai fissate su disco prima d'ora, risalenti alla fine del 1984 ed utilizzate in due serate che ebbero luogo in altrettanti locali della penisola nel corso del 1985. Furono concepite come colonna sonora per una proiezione di diapositive sperimentali, create a partire dalla distorsione di immagini televisive leggermente 'fuori segnale'. Si tratta di un mix di distorsioni e riverberi sonori in sovrapposizione, un tipico esempio di sperimentazione multi-canale di impronta '80s. Le affinità con alcuni dei primi lavori di M.B. e con altri monicker del periodo sono molteplici, sebbene Roberto lavori più per creare uno 'sfondo' che per comunicare pensieri disturbanti, facendo venir meno quegli aspetti malsani che contraddistinguono altre sue release coeve. Nel complesso permane un effetto straniante e di perdita sensoriale, dovuto al labirintico movimento tonale che ad oggi, dopo 20 anni, si mostra ancora in tutta la sua forza. Il "Self Report Deaf" di L.C.B. va a fare il paio nell'altro CD allegato, insistendo, all'interno di un'unica lunga traccia, su dissonanze univoche e frastornanti che da un lato si ricollegano (come tradizione vuole per questo autore) alla scuola degli anni '80, e dall'altro piegano su soluzioni personali. I suoni di un sintetizzatore analogico vengono brutalmente ripercorsi con l'effetto eco di un delay elaborando un infinito gioco di specchi sonori che si rincorrono in maniera squassante, ritrovando il senso labirintico e spaesante del disco di Laxative Souls. Come in altre produzioni della Custom Body Records il presente e il passato si intersecano, peculiarità di un produttore a cui piace confrontarsi con i maestri e (ri)scoprirne i tesori perduti. Confezione fin troppo scarna per le 100 copie messe in circolazione, 33 delle quali accompagnate da un nastro aggiuntivo. Da accaparrarsi in fretta.
Michele Viali