09-04-2014
MAURIZIO BIANCHI/M.B.
"M.U.U.N.H."
(Custom Body Records)
Time: (60:34)
Rating : 8
Già avvezzo a rifacimenti e ricomposizioni di materiale proprio e altrui, Maurizio Bianchi consegna all'italiana Custom Body Records questa versione modernizzata di "Neuro Habitat", uno degli album più celebri della prima stagione artistica dell'autore milanese, datato 1982 ed edito all'epoca esclusivamente in vinile. Come potranno evincere gli esperti, l'acronimo "M.U.U.N.H." sintetizza i titoli delle due tracce "Mental Unsuspected User" e "Neuropathic Havoc", che a loro volta prendono forma dalle iniziali dei nomi assegnati ai due lati LP: "Moerder Unter Uns" e "Neuro Habitat". La nuova opera è stata assemblata col supporto di Siegmar Friecke, sperimentatore tedesco già collaboratore di Bianchi, e masterizzata da Giò (L.C.B. e titolare della label). Rispetto all'originale si avverte una maggiore pulizia dei suoni, su cui è stata operata un'azione di svecchiamento dovuta probabilmente anche all'uso di macchinari moderni e software. Le linee più rudi e noisy vengono eliminate o sostituite da tappeti sonori parimenti ossessivi, ma più soffici. Quella che viene mantenuta è la vena gelida e ipnotica (prossima a quella che si poteva ascoltare in lavori come "The Plain Truth"), capace di tradurre in suoni il concetto di omicidio in quanto espressione di uno stato mentale umano profondamente negativo. Alcuni passaggi risultano totalmente diversi, sacrificando le variazioni tonali in favore di una maggiore uniformità epurata da giochi acustico-cibernetici prettamente anni '70 (soprattutto in relazione alla traccia "Neuro Habitat"). Alla fine dei conti ci troviamo al cospetto di un album nuovo, basato sui principi di una release dei primi anni '80. Per molti aspetti "M.U.U.N.H." appare anche più seducente del suo illustre predecessore, le cui coordinate tutte old school industrial vengono fagocitate e rielaborate in veste post-industriale e ambientale, con le tecniche digitali che vanno a prendere il posto di quelle analogiche. Il senso di asfissia e di mortuaria inesorabilità rimangono immutati, mentre sul piano formale la grafica viene modificata in chiave meno estrema e non troppo comunicativa. Resa audio notevole e confezione essenziale per una perla decisamente inaspettata.
Michele Viali
http://www.menstrualrecordings.org/maurizio_bianchi.html