04-02-2014
IL SEGNO DEL COMANDO
"Il Volto Verde"
(Black Widow)
Time: (55:28)
Rating : 7.5
Rimasta in sonno per ben 11 anni, la band genovese Il Segno Del Comando firma finalmente il suo terzo album. Alla guida troviamo come sempre Diego Banchero, affiancato da una nuova formazione composta da musicisti già presenti in Egida Aurea e Recondita Stirpe, e rinforzata da alcuni special guest d'eccezione provenienti sia dal settore prog-rock italiano (Claudio Simonetti, Martin Grice dei Delirium, Gianni Leone de Il Balletto Di Bronzo, Freddy Delirio) che dalla scena elettroacustica successiva (da Pustianaz/Gerstein a Paul Nash, fino a Vinz Aquarian). La voce di Mercy, che aveva segnato i due precedenti dischi, viene abilmente sostituita da tre vocalist, due femminili (Maethelyiah, voce principale, e Sophya Baccini) e una maschile (David Kreig), garantendo un'alternanza tonale che ben si addice allo stile dell'album. Le caratteristiche del sound sono per buona parte accostabili a quelle del rock progressivo, personalizzato con sfumature oscure che rimandano a certi gruppi del passato (vedi i Goblin), ma anche a strutture tipiche degli altri progetti di Diego, evidenti soprattutto nelle ballate "Trenodia Delle Dolci Parole" e "Retrospettiva Di Un Amore". Il concept del CD si basa di nuovo su un testo di Meyrink, dopo "Il Golem" che ha ispirato l'omonimo lavoro del 2002. I suoni ricchi e frastagliati traducono con abilità l'atmosfera gotica ed esoterica del libro, si avverte un senso di preziosità fatto di cambi, accelerazioni, motivi contrastanti, il tutto immerso in un'aura di mistero che sfuma nel tributo a sonorità e ambientazioni cinematografiche del passato. I testi vanno da un lato a ripercorrere le fasi del romanzo, e dall'altro a ribadire tutta una serie di principi cari a Banchero: ne viene fuori un'operazione sottile in cui decadenza, apocalisse, ricerca di punti fissi e di rinnovamento si mescolano a questioni magiche o situazioni contingenti estrapolate dalla narrazione meyrinkiana, il tutto unito da un certo ermetismo che stimola a ragionare. "Il Volto Verde" prosegue i discorsi artistico-tematici incarnati anche dalle altre band di Banchero, sostituendo la vena folk con una buona dose di rock cupo. Un album che sa unire una grande ricchezza sonora ad una linea di pensiero ben definita, nascosta tra la colta ricostruzione di un riferimento letterario.
Michele Viali
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