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Room 108

05-11-2013

TSIDMZ

"Ungern Von Sternberg Khan"

Cover TSIDMZ

(Old Europa Cafe)

Time: (51:41)

Rating : 7.5

Cresce di uscita in uscita il progetto del parmense Solimano Mutti, che ritroviamo col secondo album ad un anno dal buon esordio sulla lunga distanza "Pax Deorum Hominumque" (in una discografia che, dal 2007 ad oggi, vanta anche una manciata di split e release minori), nuovamente rilasciato dalla titolata Old Europa Cafe e arricchito anche stavolta dalla confezione digipack. Fortemente legato per ideali ed obiettivi alla Eurasian Artists Association, in questo follow-up Solimano ci presenta, in accordo con le note interne dell'opera, "...la colonna sonora per un tributo ad Ungern Khan, alla sua lotta contro il mondo nato dalla Rivoluzione Francese ed al suo tentativo di stabilire un Ordine Tradizionale nell'intera Eurasia...", per realizzare la quale si è avvalso nuovamente di svariate collaborazioni di nomi di peso della scena martial, industrial, neofolk ed affini (pescando in primis proprio fra i colleghi legati alla EAA, a partire dall'attivissimo sodale Barbarossa Umtrunk). Ancora una volta supportato nella buona resa audio dal mastering firmato dall'esperto Peter Andersson (Raison d'Être), il Nostro riesce a bilanciare meglio ed in maniera più efficace rispetto al debut i molti elementi (e l'ampio uso di samples) di un suono oscuro basato su tematiche importanti e sentite, inevitabilmente esotico nei suoi rimandi al mondo mediorientale (atti a contestualizzare determinate situazioni affrontate) e libero di spaziare - anche e soprattutto a seconda dell'ospite di turno - fra i meandri dei filoni martial, industrial e dark ambient. Nonostante la carne al fuoco rimanga molta, la nuova fatica si rivela molto più scorrevole rispetto al precedente capitolo in virtù di brani legati meglio fra loro, fra i quali abbondano i momenti particolarmente riusciti: l'arioso neofolk carico di pathos di "Beasts, Men And Gods" (con Strydwolf), le sottili melodie mediorientali su cui serpeggia l'industrial tesa di "Palestina (Al Maut Li Israel - War Mix)" (con Front Sonore), la maestosa possanza apocalittica della sinfonico/marziale "I Cancelli Di Agarttha" (con Suveräna, presente anche come traccia video, peraltro decisamente riuscita nella sua mirabile forma estetica), il mix di esotismi, solennità sinfonica e marzialità di "Spiritual Struggle" (col redivivo Foresta Di Ferro ed i Porta Vittoria), l'industrial intensa e completa di severe vocals di "Itaca" (con Corazzata Valdemone), le detonazioni ritmiche electro-industrial con voci mantriche di "Il Mantra Del Re Del Mondo (Om Mani Padme Hum)" ed i misteriosi, lugubri corridoi sonori della conclusiva "Nihil Sine Deo - Inside The Hollow Earth" (con Valerio Orlandini). Un altro significativo passo in avanti per un act che si sta meritatamente imponendo nelle aree grigio/brune del suono oscuro, come recentemente dimostrato anche in sede live: ormai a pieno titolo fra le più solide realtà emergenti della sempre fervente scena italiana.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.myspace.com/tsidmz

http://www.oldeuropacafe.com/