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Room 108

22-10-2013

AUSTRALASIA

"Vertebra"

Cover AUSTRALASIA

(Immortal Frost Productions)

Time: (35:04)

Rating : 8.5

Escono con un debut album stellare gli italici Australasia, dei quali avevamo potuto già tessere le lodi col precedente "Sin4tr4", EP che aveva ben impressionato per la bellezza delle composizioni strumentali del duo. "Vertebra" non è solo un debutto, ma il prosecutivo balzo in avanti per i Nostri, che hanno ormai consolidato il loro stile, tra shoegaze, sfuriate black metal, intrecci vocali e, adesso, anche elettronici, tutti amalgamati alla perfezione, per una miscela inedita. Le varie facce degli Australasia si intrecciano e coesistono, ben bilanciate ed equilibrate. Uno stile unico, mai ascoltato prima, che non merita di essere banalmente etichettato come metal lasciandosi magari fuorviare dalla produzione della Immortal Frost, solitamente dedita a sonorità più estreme. Gli Australasia sono sì estremi, ma nella ricercatezza, nell'ineccepibile dote di sposare anime sonore lontane anni luce tra loro. Da segnalare la presenza della voce femminile, caratteristica vincente della band, e l'introduzione dell'elettronica, seppur in piccole dosi. La magnifica "Aorta" è un po' la summa del sound degli Australasia, in bilico tra fraseggi acustici, blast beat e gorgheggi incantevoli (dell'ospite Mina Carlucci, ma all'album partecipa anche Giuseppe Argentiero dei Vostok con la chitarra acustica). È proprio il brano "Vostok" a incantare maggiormente, con quel refrain disperato e gothic metal che si chiude con arpeggi acustici. "Zero" introduce l'elettronica, ultimo tassello in grado di comporre quel puzzle onirico che prosegue per l'intero album. "Aura" presenta un'estetica chillout e trip-hop, mentre "Volume" schiaccia sull'acceleratore, per risultati mai banali e sempre in stato di grazia. La conclusiva "Cinema" richiama i Sigur Rós più creativi e ispirati, mentre "Deficit" è più elettrica e disperata. Poco più di mezz'ora di musica, ma il viaggio non finisce mai, e il primo istinto a fine ascolto è quello di premere nuovamente play. Australasia è obbiettivamente un nome da scolpire nella roccia, per il suo ineccepibile contributo alla scena italiana ed estrema. "Vertebra" ha infranto gli schemi e accompagna verso lidi infiniti, ancora tutti da scoprire. Magnifici e obbligatori.

Max Firinu

 

http://www.australasiamusic.com/

http://immortalfrostproductions.com/