31-08-2013
ALKEMIC GENERATOR
"The Oniric Geometry"
(Nilaihah Records)
Time: (70:20)
Rating : 7
La fertile scena italiana (intesa a livello di gruppi) continua a riscuotere consensi fuori dai confini nazionali, dove fans ed etichette sanno riconoscerne le qualità, e non fanno eccezione i padovani Alkemic Generator, che per il loro album d'esordio sono riusciti a strappare un deal con la nota label statunitense Nilaihah. Il trio composto da Sanja Aveic (voce e testi), Leo C. (tastiere e programming) e Francesco 'Kinky' C. (chitarra e programming), scaldati i motori con l'EP digitale "The Wishful Illusion" a fine febbraio, è finalmente approdato sul mercato in primavera con questo primo album, che coniuga con buoni esiti solide fondamenta EBM con un retaggio darkwave/gothic metal - sorretto da una chitarra distorta a tratti anche troppo ruvida - dove le influenze dichiarate si chiamano Lacuna Coil, The Gathering e Within Temptation. Nelle note ufficiali vengono nominati anche i Qntal, di sicuro un esempio in primis per le ambizioni della brava Sanja, ma la matrice EBM sfoderata dai Nostri gode di tutt'altra solidità rispetto alla raffinatezza antica del combo tedesco, e va semmai ad allinearsi alla schiera dei moderni 'martellatori' dei dancefloor. In quest'ottica scorrono bene momenti danceable e massicci come "Voices Of Devotion", "When We Fail", l'acida "Wish" o la tagliente "Scream", che dimostrano come la band possa e voglia dire la sua anche nei club, senza però l'ossessione del battito da pista a tutti i costi. Sono infatti molteplici le varianti che i Nostri riescono ad attuare, come dimostrano bene la più tesa e istrionica "Illusion", la moderata ma groovy "Proud Spirit", una "Erased" dove emerge forte il retrogusto gothic metal (e lo spettro dei Lacuna Coil), la spigolosa "My Karma" e l'apocalittica e marzialoide "Maruta". La vetta creativa del dischetto è senza dubbio "Emotion", dove il piano è la base ideale per la bella voce di Sanja (non ancora impeccabile in ogni situazione, ma brava nel variare le soluzioni vocali) prima che irrompa il battito elettronico, ma anche la cover della celebre hit di Anouk "Nobody's Wife" sa farsi notare nella sua riuscita chiave electro-dance; bene la malinconica electro-ballad "Solitude" e l'electro-goth ricco di groove e sentimento di "Warlies", prima che i remix firmati da Rotersand, Sonik Foundry e Gothika (tutti pompati a dovere per i club) chiudano definitivamente i giochi. Un primo passo onorevole da parte di un gruppo ben assortito e versatile, che lascia intravedere i segnali di qualcosa di potenzialmente ancor più valido: ora l'imperativo per i Nostri è fare esperienza grazie a questo esordio ed ai live che arriveranno (assieme alle richieste di remix da parte dei colleghi della scena, altra utile 'palestra'), prendendosi però tutto il tempo necessario per portare produzione, arrangiamenti, cura dei dettagli ed attenzione all'efficacia dei refrain al livello superiore, onde superare di netto i già apprezzabili risultati raggiunti.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.reverbnation.com/AlkemicGenerator