16-05-2013
EFFTER
"Comorbidity"
(Danse Macabre)
Time: (47:24)
Rating : 8
Sul finire del 2011 abbiamo avuto il piacere di presentarvi l'esordio sulla lunga distanza del progetto Effter, formatosi a Berlino nell'estate del 2009 per mano di due milanesi residenti in Germania. Senza dubbio Frank F (liriche, chitarra, basso, piano e voce) e JQR (programming, rumori, piatti e violoncello) devono molto alla nazione che li ha ospitati, poiché è grazie ad una label tedesca come la Danse Macabre se hanno potuto debuttare in grande stile con l'album "Bilateral602", ed ora tornare con l'adeguato supporto che una simile etichetta può offrire. La feroce mistura electro-metal-industrial proposta nel primo capitolo ci aveva fatto pensare ad un velenoso ibrido fra nomi quali Necro Facility, Stark, Interlace, Fear Factory e gli ultimi Skinny Puppy, lasciando ampi motivi di curiosità circa la strada che i Nostri avrebbero intrapreso in futuro. Quel futuro a cui guardavamo è adesso, e senza alcun dubbio possiamo rallegrarci del fatto che, come previsto, il duo abbia saputo guardare oltre, arricchendo a dovere il proprio sound per portarlo ad un livello superiore in termini di completezza ed efficacia. Non una svolta netta e drastica, bensì una intelligente rifinitura di un suono ricco di spunti da sviluppare e di possibilità da sfruttare, operata convogliando molto più saggiamente la durezza derivante dalla chitarra e sfruttando meglio le potenzialità di una buona voce pulita dalle venature dark (in alternanza col cantato rabbioso dei momenti più ruvidi). Il piano, altra prerogativa del suono spesso cinematico del duo, apre le porte all'iniziale "Prodrome", che subito mette in chiaro come gli Effter amino dotare di più risvolti lo stesso brano, ora duro e nervoso nel drumming, ora ubriacante con carisma verso lidi più melodici, prima di recuperare la ruvidità 'harsh' che anima i momenti più accesi. Grazie ad una produzione granitica e dettagliata, in grado di esaltare il grande lavoro d'intreccio ritmico/melodico dei Nostri, momenti come la potenziale hit "Antropophobic" (graffiante e ritmata), il diretto e trascinante up-tempo metallico "300.12", l'ansiogena e fascinosa "Iatrogenesis", la velenosa "Hybristophilia" o la più frontlineassembliana "Stigma" funzionano molto bene, convincendo grazie alla ricchezza delle soluzioni ed alla grande cura negli arrangiamenti. In un lavoro che riesce ad unire grande pathos e furia metallica equilibrando bene le componenti, senza mai mostrare l'ombra di cedimenti, svettano sul resto episodi di grande levatura come "Folie à Deux" (un gioiellino oscuro dove voce e piano sprigionano puro pathos, fra abrasioni ritmiche industriali ed una costruzione che ricorda i migliori Diorama), la drammatica, enfatica e raffinata "Melanie" ed una "Wahnsinn" che, con la sua sottigliezza, mostra di quanta classe disponga l'abile duo. Ci aspettavamo una rapida crescita per gli Effter, i quali non ci hanno delusi, ripresentandosi in gran forma con un lavoro ancor più maturo e completo rispetto al già notevole debut: la conferma di come si tratti di un gruppo da seguire con attenzione, che siate appassionati di solide realtà electro come Front Line Assembly, Necro Facility o Mindless Faith piuttosto che di metal evoluto come quello proposto da Fear Factory, Samael e gli indimenticati Coroner di "Grin". Seppur d'istanza a Berlino, gli Effter sono un altro motivo d'orgoglio per quella scena italiana che non manca di esprimere nuovi talenti in ogni settore della musica oscura: scopriteli approfittando della sezione 'blog' del sito ufficiale, da cui è possibile scaricare gratuitamente tutti i loro EP, incluso l'ultimo "Black Mad Lullaby" (un tributo agli 80s con cover di Depeche Mode, Tears For Fears e Cure).
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.dansemacabre-group.com/