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Room 108

20-12-2012

TSIDMZ

"Pax Deorum Hominumque"

Cover TSIDMZ

(Old Europa Cafe)

Time: (66:13)

Rating : 7

Ci siamo occupati di questo solo-project parmense lo scorso luglio in occasione del mini "We Are Time" su Ufa Muzak (arrivato dopo alcune release su etichette minori, spesso in compagnia di altri act), e già lo ritroviamo col primo album vero e proprio grazie al supporto della sempre attivissima Old Europa Cafe, orgoglio del panorama discografico nazionale più legato alle aree sonore grigie e brune. Detto che il Nostro è attualmente sul mercato anche con uno split a quattro in compagnia di nomi di buon peso quali BloodSoil, Striider e Legionarii, questo nuovo full-length si fregia, oltre che di una confezione digipak dalla pregevole veste grafica, di numerose collaborazioni in lungo e in largo, anche con nomi di rilievo della scena quali Gnomonclast, Horologium, Sala Delle Colonne e Barbarossa Umtrunk. Proprio da quest'ultimo act il Nostro pare trarre una certa ispirazione, non solo per il concept affine di quella che nelle intenzioni è "...la colonna sonora per "l'uomo nuovo" che combatte per un'unità spirituale Euroasiatica, semplicemente perché questa unità si è sempre espressa in molte diverse forme culturali...", ma soprattutto per un suono che mette molta carne al fuoco, dall'ambient alla più bellicosa irruenza martial-industrial, passando per tutto quanto può annidarsi nel mezzo. Cresce la qualità del suono (il mastering è di Peter Andersson/Raison d'Être), e con essa il tenore stesso dei brani, focalizzati decisamente meglio: dopo l'introduzione (una qualche sontuosa marcia campionata), subito "El Ultimo Avatara" propone un'elettronica nervosa su cui stagliare synth pomposi e dei sempre efficaci samples di memoria teutonica, prima che sul finale facciano capolino campionamenti dal sapore orientale (rintracciabili a più riprese, a rinsaldare il manifesto programmatico di cui sopra). Le stesse influenze esotiche tornano, non a caso, nel pezzo in compagnia di Barbarossa Umtrunk, "Armanenschaft (Arehisosur Mix)", che muta in un fiero canto ricollocato nella giusta atmosfera; molto bene la parentesi neofolk "Greyhound", resa possibile dal prezioso contributo per voce, testi e chitarra degli Gnomonclast, e notevole anche "Omnia Sunt Unum", realizzata con Horologium, possente nei suoi toni ora industriali e cupi, ora marziali e minacciosi. Ammirevole anche "Avatara In Eurasia (Yeni Ceri Mix)", ancora in compagnia di Barbarossa Umtrunk, e si tratta senza dubbio della traccia più bellicosa ed intensa dell'intero lavoro. Verso la fine non tutto appare così utile alla causa, tra buone atmosfere ("In The Mouth Of Madness" con Heiliges Licht), qualche lieve passaggio a vuoto ("Operation Longitudinal Scalar Waves" con Embersreich) e frangenti che regalano comunque un buon effetto (il grande impeto percussivo della title-track, coi samples di Ezra Pound sullo sfondo), prima che "Pantheon", realizzata assieme a Sala Delle Colonne, chiuda l'opera coi suoi colpi nel vuoto dai toni rituali e le sue cupe derive ambientali. I passi in avanti sono tangibili, e senza dubbio è l'inizio di una nuova maturità per TSIDMZ, fermo restando che il Nostro dovrà selezionare meglio fonti ed ispirazioni per il futuro, scremando una proposta ancora da mettere pienamente a fuoco e da rendere efficace al punto giusto. In questo senso attendiamo fiduciosi i futuri sviluppi, e nel frattempo consigliamo l'ascolto di questo apprezzabile lavoro.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.myspace.com/tsidmz

http://www.oldeuropacafe.com/