08-07-2012
TSIDMZ
"We Are Time"
(Ufa Muzak)
Time: (33:32)
Rating : 6.5
Dopo svariate release, split e collaborazioni, spesso in download gratuito presso diverse netlabel di settore, il solo-project parmense approda alla corte di un nome più quotato nell'ambito discografico industrial, martial e dark ambient come quello della russa Ufa Muzak, etichetta che non manca di rilasciare uscite di spessore (Barbarossa Umtrunk e Schattenspiel ne sono ottimi esempi), pur se in tirature sempre limitate. Sono 115 le copie numerate a mano di questo CDr professionale, ben racchiuso in una pregevole confezione formato A5 che si fregia di una veste grafica notevolmente suggestiva, in linea con l'immaginario a fosche tinte industriali evocato da TSIDMZ (acronimo per ThuleSehnsucht In Der MaschinenZeit). "The Predictable Fall Of The Last Civilization" apre con la sua industrial ambient arcigna, che lentamente avvolge gli ultimi spiragli di luce; Lonsai Maikov interviene per apportare quanto serve a "Bushido", cupo e serpeggiante momento che piega il tradizionale tappeto percussivo orientale al volere di movenze prossime al dark-folk. Rispetto a certa irruenza del passato, TSIDMZ spinge oggi verso un sound più cupo e minaccioso, come ben evidenzia "Bioxin", senza mancare di 'graffiare' con sonorizzazioni più stridenti nella seguente "Hic Sunt Leones"; l'episodio più interessante del lotto è però la conclusiva "Lost Wisdom", dove una melodia maestosa e drammatica, che sposta il baricentro verso l'industrial ambient sinfonica, fluttua fra le derive oscure sino all'ultimo respiro. Nel cercare una connotazione più caratterizzante e definitiva, oltre che un suono più corposo e possente, TSIDMZ farà bene a ripartire proprio da quest'ultimo brano e a seguire fino in fondo le visioni che intende delineare coi suoni, lasciandosi ispirare pienamente da esse e liberandosi da certe schematizzazioni che finirebbero per limitare il risultato finale. Si prenda il tempo necessario, perché il potenziale c'è, e l'odierno non manca di validi spunti.
Roberto Alessandro Filippozzi