20-09-2011
REVGLOW
"9th Chrysalis"
(Krysalisound)
Time: (46:01)
Rating : 9
Senza dubbio alcuno, la più bella sorpresa giuntaci dalla scena nazionale sul finire del 2009 è stata l'opera d'esordio del duo Revglow, composto dall'esperto polistrumentista Francis M. Gri (ex degli All My Faith Lost..., anche attivo con l'eccelso progetto Apart, ed ora pure come solista) e da quell'autentico 'anatroccolo' della scena underground lombarda che è la cantante Lilium, divenuta letteralmente un magnifico cigno proprio col fulgido gioiello "Liquid Pearls", che ne ha consacrato le enormi qualità. L'intimismo delle 'perle liquide' di due anni fa ci ha letteralmente sciolto il cuore, sorprendendoci con una versatilità fuori dal comune ed una forza espressiva travolgente, e chi ha avuto l'onore di godere di cotanta bellezza sonora non avrà potuto evitare di chiedersi con insistenza quale strada avrebbero intrapreso due artisti di questo calibro, una volta affinata ulteriormente l'intesa... E quell'intesa, già forte all'epoca, è stata debitamente rinsaldata, tanto che la coesione tra i Nostri appare oggi totale: le nuove canzoni mostrano un approccio meglio incanalato in una direzione precisa, andando a costituire un flusso sonoro rifinito con enorme cura, sempre legato da un chiaro filo conduttore. Più omogeneo del suo predecessore, ma non per questo meno emozionante, l'album finisce per 'sorprendere' meno, ma con questo lotto di canzoni il duo ci dimostra di aver saputo rielaborare in una chiave ancor più personale ed unica quelle influenze che in passato erano avvertibili, e che ora sono solo lievissime sensazioni evocate dal background del singolo ascoltatore. È un suono più arioso, magnetico e 'semplice' quello dei Revglow odierni, attento a catturare la purezza di uno stato emotivo, evitando di sovraccaricare di dettagli qualcosa che può essere perfetto nella sua spontaneità. La base ideale per permettere ad una singer dotata e appassionata come Lilium di compiere un ulteriore, decisivo balzo in avanti: oggi la sua voce è ancor più libera di librarsi fra i vortici emozionali elettroacustici delle canzoni, e ciò ne ha accresciuto fortemente la personalità, tanto che proseguire nel paragonarla a Björk sarebbe un atto privo di utilità. In un impianto sicuramente più debitore a quella materia indefinita che ci piace chiamare chillout, ma anche alla scuola 4AD, i Nostri si muovono con la grazia e la leggiadria di chi ha qualcosa di intimo e profondo da comunicare e conosce benissimo la via migliore per farlo, ora seducenti, ora più drammatici, fra strutture musicali pulsanti ed avvolgenti, arrangiate con disarmante abilità ed irradianti un'intensità travolgente nel definire al meglio il pathos, complice una produzione assolutamente calzante, che esalta tanto le scelte melodiche quanto quelle ritmiche. Momenti come "Illusion", "Veils" (il vero potenziale singolo di questa superba opera), la più scura "Blood Poetry" ed il solenne atto conclusivo "Invisible" sono le migliori testimonianze del livello raggiunto dal duo italico, la cui vocazione internazionale merita la piena attenzione di chiunque si diletti con l'arte sonora che esula dal mero intrattenimento, ossia quella di spessore e di sentimento, a prescindere dai generi. Magnifico.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/revglow
http://krysalisound.wordpress.com/