02-04-2011
NETHERWORLD
"Over The Summit"
(Glacial Movements Records)
Time: (58:10)
Rating : 7.5
A distanza di quasi quattro anni da "Mørketid", Alessandro Tedeschi torna a comporre un disco per la sua label Glacial Movements, ovviamente nelle vesti di Netherworld. I suoni ad ispirazione polare continuano ad essere il perno di un'etichetta che ha inanellato, in circa cinque anni di attività, ottime produzioni sempre ad opera di grandi nomi, fatto che l'ha portata ad una visibilità forse inaspettata per un genere di nicchia. "Over The Summit" si inserisce quindi in un tessuto ormai ben collaudato, facendo concettualmente leva sul connubio mito-zone nordiche esemplificato magistralmente nel tema di Iperborea, la leggendaria terra che si vuole situata alle estreme latitudini nord europee. L'opera ha un viatico che - col senno di poi - è fondamentale: un ascolto a livello medio-basso in ambienti tranquilli e notturni. Difatti Alessandro manipola i suoni in lievi crescendo ad ondate intermittenti, quasi che la musica venga dolcemente a lambire le orecchie creando quello sterminato immaginario di calma ed echi lontani, apprezzabile al meglio in una quiete totale e con un volume non invadente. I cinque lunghi brani dell'opera vengono assemblati mediante field recordings e manipolazioni sonore, spesso unite ad arie di archi mimetizzate nel freddo dei temi elettronici. Se pezzi come "Iceblink", "Iperborea" o la title-track rimangono ancorati a sterminati motivi sintetici, che rimandano a panorami fotografati attingendo anche ad un attento e dosato mix di rumori, con tracce come "Aurora Performs Its Last Show" o "Thoughs Locked In The Ice" entra in scena una sorta di litania para-melodica mirabilmente fusa alle meccaniche di base. In questo senso l'acme del disco arriva con "Crystallized Words", il brano in cui la matrice sinfonica trova maggior spazio e viene inserita nel corpo dei suoni in modo dolce, quasi fosse portata da un vento gelido sulle cui note si adagiano lontani rintocchi percussivi e voci perdute. Lavoro di grande raffinatezza concettuale e compositiva, "Over The Summit" fa mostra dei grandi progressi compiuti da Alessandro Tedeschi, che unisce l'ambient ipotermica ad immagini leggendarie. Confezione assai curata in uno spesso digipak e magnetica foto di copertina firmata da Bjarne Resto.
Michele Viali
http://www.glacialmovements.com/
http://www.myspace.com/glacialmovements