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Room 108
05-03-2011
CORAZZATA VALDEMONE
"Adunate"
(Castellum Stoufenburc)
Time: (50:52)
Rating : 7.5
L'industrial totalitario targato Corazzata Valdemone torna con un nuovo lavoro dopo la parentesi sperimentale di "Manipulations", disco realizzato lo scorso agosto in collaborazione con l'act power-electro Fukte. Rispetto al passato si nota immediatamente una riduzione dei toni noise, a fronte di una immutata (se non aumentata) vena militar-totalitaria, evidente - come al solito - già dalla grafica e dai titoli. Le basi rumoristiche non vengono di norma stratificate e, nella gran parte dei casi, hanno la funzione di compattare e accompagnare l'anima dei pezzi: un filo conduttore che alterna atmosfere torbide in bianco e nero a vibranti scariche elettriche. Solo nel caso di "Requiem Della Casamatta" un ventoso ambient-noise riprende il ruolo da protagonista, grazie anche alla partecipazione di Fabrizio De Bon, mente del suddetto act Fukte. Il cuore dei componimenti rimane comunque ancorato a parametri ben noti: dai brani d'epoca ai rumorismi guerreschi (rombo d'aerei, caricamento di armi da fuoco et similia), dalle marcette militari più o meno originali agli spoken word, estratti dal passato o generati per l'occasione. La peculiarità di "Adunate" sta nel dare le luci della ribalta a tutta una serie di estratti evocativi che portano il disco a divenire quasi la riproduzione di un documento storico, concettualmente non distante da quanto realizzato in passato da Les Joyaux De La Princesse, ma variato da un tocco ironico e comunicativo di estrazione chiaramente non conforme, teso a trasporre nel presente questioni remote che ci appartengono da vicino. Il mastermind Gabriele accosta soluzioni di recente conio a pezzi più datati, arrivando ad una buona compattezza stilistica: nel particolare viene proposta una lunga rivisitazione di "Berlin Caput Mundi" (apparsa in origine nella compilation download "Donec Ad Metam"), a cui partecipa Daniele Giustra di Well Sadness, e un'ambientale "Kollaps", nata durante una jam session dei Kannonau nel 2003; a queste vengono affiancate la maestosa "Romana", segnata dall'indimenticabile declamazione di G\ab Svenym dei Deviate Damaen, e la violenza misogina e ironica di "The Punishment", capace di strappare più di un sorriso. L'impianto non poteva non avvalersi di recuperi 'esterni' come il motivo d'epoca "Ei Fu", già 'riscoperto' da Albin Julius vari anni addietro, e la chiusa bandistica affidata a "Il Silenzio" (quello militare). Rimane sempre presente la matrice industriale, che permea il lavoro da dietro le quinte creando lo sfondo giusto su cui far muovere i vari messaggi sonori. Per alcuni aspetti "Adunate" si pone in modo diverso rispetto ai classici act martial, facendo a meno dell'evocazione para-sinfonica di battaglie mortuarie e calcando invece la mano su reperti originali ed estratti vocali. Il risultato è ancora una volta un disco scomodo, ma realizzato con coraggio e personalità. Solo 100 le copie messe in commercio.
Michele Viali
http://www.myspace.com/corazzatavaldemone
http://www.castellum-stoufenburc.de/