29-03-2010
SPLEENVEIL
"Colours Of Her"
(Taboo Records)
Time: (41:40)
Rating : 7
Il nostro primo incontro con il duo ligure fu in occasione dell'uscita del loro full-length d'esordio "Poltergeist", e fu istantaneo sottolineare come fosse piacevole il loro modo di concedersi al trip-hop senza alzare nessuna transenna intorno, bensì vedendo oltre le situazioni soniche create. Con "Colours Of Her" le barriere non solo rimangono abbassate, anzi, Roberta ed Alberto si concedono il lusso di guardare quadri di musica elettronica ancora diversa spingendo avanti la propria ricerca. Se la prima traccia dell'album fosse stata "Fuori Dal Perimetro" la cosa avrebbe potuto rappresentare uno scoglio arduo per molti ascoltatori: un'indietronic molto lontana dal Nostro modo di concepire l'elettronica. Il resto dell'album merita invece apprezzamento, soffermandosi sullo stile con cui il duo, raffinato e pieno del particolare spirito 'open-mind' che li caratterizza, porta i synth sulla lunghezza d'onda di quell'intelligent ambient music (dopo averlo più volte usato, potremmo nel nostro piccolo avere coniato un neologismo musicale d'altronde pertinente...) che sovente adoriamo incorniciare. "Earthquake" e "Tunguska" sono studiate ad arte nell'evolvere le architetture dei droni che le costruiscono, dense e volatili nelle varie linee che le compongono, morbide nei sottili glitch rumorosi ma sordi; al contrario "Your Nails Write Poems On My Skin" è istinto schizofrenico ed acido in cui la voce di Roberta si decompone in effetti di vocoder, per poi ricomporsi naturale e dosata. L'unico attimo in cui il legame cordonale col trip-hop si manifesta palese è "Man Mine Money", e l'amico Tricky potrebbe in questa traccia ritrovarsi, sebbene essa segua direzioni meno governate dagli 'scratch'. Un ottimo dischetto che in "4 A.M." e in "From Surrounding In" ha due picchi eccellenti; peccato per la durata limitata, perché molte intuizioni avrebbero meritato un maggiore sviluppo. Suoni cavernosi e soffocanti con punte di parziale ritorno verso una superficie più fluorescente, figurativi ed idonei ad essere intesi come canovaccio di sviluppo nel rapporto suono-immagine. Non è un caso: la propensione di Alberto e Roberta nel focalizzare la musica a servizio dell'arte figurata già si è concretizzata nel link produttivo con l'artista Francesco Arena, ed un loro brano, "Secret Of Angels", nella versione video sarà protagonista, proiettato in gallerie su entrambe le sponde oceaniche statunitensi. Taboo Records investe tutte le proprie energie nella distribuzione e promozione degli Spleenveil: la label lombarda ha intuito che questo è un combo giovane d'età, ma con tutte le virtù necessarie ad una lunga navigazione. Noi auguriamo loro di insistere su queste soluzioni senza farsi fagocitare da scelte indotte, ma da buoni genovesi non dubitiamo che sappiano quale vela occorre in ogni momento.
Nicola Tenani