15-02-2010
APART
"Winter Fragments"
(Final Muzik)
Time: CD 1 (58:36) CD 2 (49:22)
Rating : 9
Se nel 2008 eravamo rimasti incantati dall'infinita bellezza di "Across The Empty Night", debutto discografico di Apart (solo-project di quel Francis M. Gri che fu fra i fondatori di un gruppo fondamentale - e motivo di vanto - per l'attuale panorama oscuro italico come gli All My Faith Lost...), la magia di quell'incontro fra suoni ed emozioni è ora pronta a ripetersi con "Winter Fragments", doppio CDr stampato professionalmente (in sole 175 unità) dalla Final Muzik e racchiuso nel prezioso formato cardboard a tre pannelli. Come detto, l'opera si compone di due dischetti: "Fragments Of A Cold Broken Day...", composto e registrato nel 2007, ed "A Winter Project...", composto e registrato l'anno successivo, per un totale di quasi 110 minuti di emozioni profonde suddivisi in 18 brani. Ancora non ci siamo ripresi dallo 'scontro' con la travolgente bellezza del recente "Liquid Pearls" di Revglow, progetto che vede Francis impegnato con la cantante lombarda Lilium, che già ci viene offerta l'occasione di godere nuovamente della maestria dell'artista del Nord-Est nel costruire trame strumentali che emozionano in modo unico, capaci di parlare direttamente ai cuori senza bisogno di enunciazioni testuali (se non in sporadici momenti). Coadiuvato da Daniele Crovato (alla voce in "Broken Day"), Lilium (che con la sua meravigliosa ugola grazia tre delle tracce dell'opera), Martina Bertoni (violoncello, già nota per la sua militanza nei Modern Institute) e Maximilian Bremer (batteria), il Nostro pennella con estrema grazia sublimi affreschi strumentali che, nel loro intreccio guidato magistralmente dal piano e dalla chitarra, delineano contorni elettroacustici capaci di emozionare nel profondo, complice un'ispirazione che fa dell'intimità dell'artista qualcosa in cui è possibile perdersi e ritrovarsi al tempo stesso. Difficile - e forse persino inutile - trovare le parole per descrivere l'incanto generato attraverso le toccanti effusioni pianistiche, le magie della chitarra e l'eccezionale collante degli arrangiamenti, fra ritmi avvolgenti e melodie che non possono lasciare indifferenti: gli emozionanti crescendo strumentali che baciano composizioni profonde ed appassionate sono quanto di più bello ed intenso potesse scaturire dalla penna di Francis, in un tessuto sonoro pulsante e spesso liquido che, complice una grazia fuori dal comune, ammalia con una forza impressionante. Fra un tripudio di gemme tanto preziose sarebbe un delitto citare determinati episodi al posto di altri: ogni singolo 'frammento d'inverno' di questa stupenda doppia opera merita piena attenzione e risalto, sia che si tratti dei brani graziati dal canto di Lilium, sia che tocchi a momenti più ricercati come la pianistica "M" o l'ambientale "Winter" o a tutte le altre maestose tessiture sonore che compongono i due dischetti. Tutto questo dire e non dire, senza citare generi musicali, nomi di riferimento o brani specifici, ci sembra davvero l'unico modo per provare a descrivere la bellezza di un'opera che va oltre ogni facile catalogazione, e che rappresenta il più intimo dono che un'artista di cotanto talento potesse offrirci: che siate amanti dello shoegaze piuttosto che delle sonorità chillout, che vi dilettiate con la darkwave piuttosto che col cosiddetto post-rock, che siate avvezzi alle effusioni eteree piuttosto che all'elettricità degli Anathema più ispirati e profondi, che amiate alla follia il dolente eclettismo dei primi Antimatter piuttosto che il seducente talento dei Balligomingo, sappiate che Apart riuscirà comunque a toccarvi il cuore, dolcemente, ma senza lasciarvi possibilità di scampo.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/apartlyseconds