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Room 108

01-02-2010

PANKOW

"Wodka, Erdbeeren Und Weitere Katastrophen"

Cover PANKOW

(Iptarro Records)

Time: (77:55)

Rating : 7.5

Firenze, primi anni '80. Nella cronistoria della cultura underground la città in quegli anni si lega alla musica segnandola, un po' come successe a Londra nel '77 o per tutti quei momenti epocali che hanno la capacità di determinare cambiamenti ed evoluzioni. Dalla cantine e dai garage toscani, con l'orecchio teso nel captare nuovi segnali dalla capitale britannica, piccoli embrioni uscirono allo scoperto, stuzzicando prima i giovani tra i loro confini, espandendosi poi rivolti a tutta l'Italia (e non solo). Nasce così la wave 'roccheggiante' e poetica dei Diaframma, quella più scura dei Neon, il rock italico tra punk e glam dei Litfiba. Nasce anche il mito Contempo, label fiorentina invidiata da tutti coloro che in seguito decideranno di produrre musica oscura. Tendendo le orecchie su due fronti sonori (Londra e Berlino) nasce anche il mito dei Pankow, con grande rammarico mai del tutto profeti in patria. Un lento percorso che riporta a suoni 'compatibili' con il noise degli Einstürzende Neubauten (stupendo l'album "Gisela" dell'89, forse uno dei pochi esempi di sound comparabile ai creatori di "Yü-Gung" ed a tutti i primi lavori di Blixa e soci), ma più ricco di trame elettroniche. Pionieri dell'Electro Body Music embrionale in cui i synth analogici strutturavano il suono, viaggiando idealmente ancora uniti al sound post-punk o electro-noise dei D.A.F. o, perché no, degli Alien Sex Fiend (sintomatica in questo album "Das Vodkachaos", così schizoide ed anarchica). Stesso filone musicale presente in "Stalin", esemplare nella ritmica di batteria, non più 'virtuosa' e libera tra le bacchette del percussionista ma inquadrata nei tempi, scelta che altre band hanno delegato alla drum machine, ma che la 'old school' dei Pankow vuole rigida nelle scelte tecniche. Delicati in "Love Is The Biggest Pig", dove nella soffice partitura elettronica spicca la voce bella e pulita, esemplare nelle liriche sia inglesi che, come in questo caso, tedesche, come spesso è accaduto. "Wodka, Erdbeeren Und Weitere Katastrophen" nasce nel 1997 (sempre sotto l'egida della Iptarro, assieme a Nuclear Blast e Blank Your Mind) come antologia del lato più affine alla 'proto-EBM' dei Pankow: riproporla oggi in versione digitale con l'aggiunta dell'inedita "Lili Marlene", alla luce di quelle voci - a cui noi crediamo - che vedono i Nostri di nuovo pronti a cercar gloria in studio e sui palchi, ha il valore di un 'ripasso' piacevolissimo, soprattutto per chi ha appena varcato la soglia dell'electro-goth world. Nitzer Ebb, Front 242 o Die Krupps sono importanti e seminali riferimenti, ma negli anni a loro precedenti, nascendo nei sotterranei fiorentini, i Pankow hanno gettato le fondamenta di ciò che oggi diverte, fa ballare, crea tendenza. Massimo Michelotti e Alex Spalck, insieme al genio di Maurizio Fasolo ed a tutti coloro che negli anni hanno impreziosito man mano la line up della band toscana, proiettano il Pankow-sound legando idealmente il passato con il futuro synth-etico.

Nicola Tenani

 

http://www.pankow.co.uk/

http://www.myspace.com/pankow_