25-01-2010
ROMA AMOR
"Femmina"
(Old Europa Cafe)
Time: (31:13)
Rating : 7
I Roma Amor erano attesi al varco dopo un debutto convincente e coinvolgente, ma basato quasi esclusivamente su reinterpretazioni di pezzi celebri. Alle prese con componimenti propri, Euski e Candela puntano sul recupero di sonorità folk popolari ottimamente costruite grazie all'uso di un parco strumenti vario, che include sia i classici chitarra, basso e tastiere che - solo per citarne alcuni - i più ricercati nacchere, fisarmonica e marranzano. Il primo blocco di brani ha in valzer e tango i suoi ritmi preferiti, e trova la sua musa ispiratrice in quella musica popolare italica ancora tanto seguita attraverso canali spesso dimenticati dai mass-media, tanto che le tracce non stonerebbero all'interno di feste locali, se non fosse per alcuni passaggi di marcata malinconia. La parte finale del dischetto tende a diversificarsi stilisticamente ma non musicalmente, con riferimenti alle filastrocche locali ("Azzurrina"), alla solarità mediterranea ("Ela Vera") o ad una narrazione intrisa di tristezza ("Femmina"). La chiusa stacca con il resto dell'opera, tornando alla pratica della cover con "Nightporter", scritta da David Sylvian: un pezzo in grado di dare lustro alla voce di Euski, ottimamente accompagnata da piano e violino. I testi, alcuni presi a prestito da fonti locali, sono incentrati su figure femminili e danno un colore particolare all'opera, soprattutto quando si opta per il dialetto, ma l'assenza di un libretto non permette di seguirli a dovere. Nel complesso "Femmina" appare come un grande tributo alla musica popolare tradizionale, fatto innovativo nel panorama underground, ma che in fin dei conti si propone solo come 'recupero' e rivisitazione di uno stile ancora assai vivo, sebbene in parte sconosciuto e in molti casi snobbato dal grande pubblico. In quest'ottica rimane lodevole il lavoro fatto sulla strumentazione e sulle liriche, ma come per il primo disco i Roma Amor propongono ben poco di nuovo, confermandosi grandi interpreti ma non altrettanto bravi autori. Disco godibile, ma ci si aspettava qualcosa di più personale.
Michele Viali
http://www.myspace.com/romamorensemble