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Room 108

07-12-2009

THE M.E.M.O.R.Y. LAB

"Modern Expressing Machines Of Revolutionary Youth"

Cover THE M.E.M.O.R.Y. LAB

(D-Trash Records)

Time: (43:08)

Rating : 7

Mondo bizzarro quello del sottobosco italiano, dal quale riemerge soltanto dieci anni dopo e in forma postuma l'opera del progetto The M.E.M.O.R.Y. Lab, formatosi nel 1994 per mano di Marc Urselli e di Nicola 'the Old Nick' Curri, storica figura della scena extreme metal del Sud Italia che ricordiamo attiva tanto nel circuito delle fanzine (Metal Destruction) quanto alla voce nei Funeral Oration. Nei cinque anni che vanno dalla formazione del progetto al 1999 Urselli viveva ancora nel nostro meridione, e fu infatti coinvolto anche nei suddetti Funeral Oration; il progetto in esame prese vita per mano sua e si completò con 'the Old Nick', ma nel tempo coinvolse anche il ben noto Fabban (Aborym, Funeral Oration) ed il critico musicale Dario Campeggio, anche se i due non parteciparono attivamente alle registrazioni delle tracce in studio. Oggi Nick è un apprezzato restauratore/pittore/scultore, mentre Marc, migrato verso gli States nel '99 (cosa che decretò la tacita fine del progetto), è divenuto un produttore e tecnico del suono di grande successo, al punto da vincere ben tre grammy awards nel 2005 e di ritrovarsi a lavorare sia in tour che in studio con nomi del calibro di Lou Reed, Sting, Eric Clapton etc... Quelli a firma The M.E.M.O.R.Y. Lab sono dunque i primi passi che Marc, autore del recupero delle tracce in esame (con annessa opera di rimasterizzazione), mosse nel mondo della musica elettronica: un mix fra le sue passioni dell'epoca, che includevano anche massicce dosi di metal d'ogni tipo. Ed è curioso scoprire come già 10-15 anni fa qualcuno al Sud fosse in grado di dare vita ad un ibrido fra elettronica dura e metal con risultati così convincenti: se "Cambia (Change)" apre nervosa e industrialoide fra cori liturgici e vocals velenose, "A Bad Dream (The Wrong Dream)" propone subito dure sfuriate sonore e sferzate chitarristiche che ben si alternano ai passaggi più alienati. "Divine Eating" apre acida per poi prodursi in un electro-metal cadenzato ben bilanciato, base ideale per le vocals qui più teatrali del versatile Nick, laddove "Mind Rape (Government's Business)" si rivela invece più groovy, 'in your face' e violenta; le idee messe in campo dimostrano una certa voglia di uscire dagli schemi, e così "Another Nail Into The Cross" apre marziale e funebre prima di esplodere metallica e possente, per poi cedere il passo ad una "My Little World" disturbante e 'noisy'. "To Go All The Way" alterna momenti più atmosferici e sfuriate che pescano dal repertorio dei Sepultura (tutte le chitarre del disco sono infatti campionate), ma è la conclusiva "Mother's Womb" a sorprendere con le sue sfumature esotiche, un incedere ipnotico/alienato ed una sottigliezza quasi sfuggente. Intendiamoci: l'album in questione non è un capolavoro, ma sicuramente era avanti all'epoca in cui le tracce vennero registrate, almeno per una scena nazionale dove a rifarsi a nomi quali Die Krupps, Front 242, Front Line Assembly, Skinny Puppy etc. erano in pochi, men che mai gente che proveniva dalla scena metal e vantava retaggi di scuola Fear Factory, Pantera, Sepultura etc... E, dato assai più significativo, l'album funziona ancora oggi: in pochi, infatti, nel tentativo di fondere elettronica e metal sono riusciti ad ottenere risultati così credibili. Onore a Marc per aver disseppellito dalla polvere queste più che dignitose canzoni ed alla canadese D-Trash per averle pubblicate: una buona occasione per (ri)scoprire un dimenticato tassello del sottobosco italico degli anni '90.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://memorylab.net/

http://www.dtrashrecords.com/