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Room 108

10-07-2009

MALAMECCANICA

"Le Pornographe"

Cover MALAMECCANICA

(Le Cose Bianche)

Time: CD1 (53:03) CD2 (21:26)

Rating : 7

Malameccanica è un progetto aretino attualmente composto da tre membri, nato in tempi recenti e con all'attivo un demo (2007) e un EP (2008); "Le Pornographe" è il loro primo album di lunga durata, arricchito da un secondo disco contenente ben 5 videoclip e confezionato in una custodia per DVD. I loro brani sono basati su una partitura sonora di origine trip-hop dotata di molte venature oscure: questa ha la funzione di sottofondo per il parlato-recitato del cantante Giò, protagonista centrale e indiscusso del progetto. Lo stile li ricollega in modo deciso ad un filone italico che fa capo ai Massimo Volume, ma anche ad altri nomi non di secondo piano, come gli Offlaga Disco Pax; i nostri riescono però a superare la condizione di meri cloni grazie alla creazione di atmosfere plumbee, immerse tra fumo e alcool, un po' sulla scia di quanto aveva fatto la Macelleria Mobile di Mezzanotte. I loro suoni pagano tributo alla scena trip-hop di Bristol (Massive Attack, Portishead, Tricky), inserendo nelle basi anche partiture di strumenti classici e sfiorando in più di una circostanza motivi prossimi al chillout. Ma la molla che può far scattare la passione per questa band è tutta nei testi, duri, sarcastici e corrosivi. Dalle parole del vocalist emerge un'incontenibile urgenza di narrare sia l'interiorità che il mondo circostante, visto con gli occhi di un osservatore attento e capace di assorbire situazioni per poi rigurgitare sull'ascoltatore le proprie irriverenti impressioni. I 14 brani si trasformano così in monologhi costruiti su metafore taglienti, generate da una mente che sembra quella di un centenario, vuoi per il tono saggio - e furbo al tempo stesso - che per i tanti temi trattati. Purtroppo la voce viene a volta coperta da basi che rimbombano, per cui non è sempre facile capire le parole; oltre a questo la musica è spesso relegata in una posizione troppo secondaria e distaccata dal recitato, tant'è che solo in rare occasioni si avverte una fusione completa tra i testi e i suoni che ne dovrebbero valorizzare il senso. Per contro, l'audio dei videoclip è nettamente più nitido e potente: tre dei cinque brani del secondo CD sono estratti dal precedente EP e due da "Le Pornographe". I video sono un collage di immagini e brevi riprese di qualità amatoriale che, seppur deficitari da un punto di vista professionale, rendono benissimo il senso delle parole di Giò, immerse in una realtà fatta di decadenza, sesso e follia. La band fornisce nel complesso buone credenziali e l'album riesce ad incuriosire, grazie soprattutto alle performance di un cantante partecipe e trascinante. Da rivedere il lato tecnico, ma c'è tempo, e si spera che i nostri siano solo all'inizio.

Michele Viali

 

http://www.myspace.com/malameccanica

http://www.myspace.com/lecosebianche