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Room 108

03-07-2009

IANVA

"Italia: Ultimo Atto"

Cover IANVA

(Antica Fonografia Il Levriero)

Time: (68:56)

Rating : 10

"L'Occidente", ultimo lavoro a firma Ianva, finiva con una frase di PierPaolo Pasolini, e non è un caso che questa nuova fatica inizi con un lungo prologo in cui Enrico Silvestrin intona passi estratti dalle "Lettere Luterane", testo di quell'autore friulano che previde con largo anticipo l'attuale situazione italiana, l'"Ultimo Atto" italico a cui approda in conclusione questo maiuscolo concept-album. Mercy e soci ripercorrono in 70 densi minuti le sorti della nazione, divisa tra guerra civile e laide manipolazioni indotte dall'alto che vanno dal crollo del fascismo fino agli anni '80. Un sanguinoso mattatoio - tanto evidente quanto, spesso, negato - che ha portato il paese alla presente disintegrazione culturale e sociale prefigurata da Pasolini, una situazione che fa attualmente dell'Italia l'avanguardia di "un occidente avviato verso le tenebre", dove tutto è piatto, le coscienze cancellate, ma i burattinai brigano ancora in modo infaticabile. Tutto si collega all'EP che uscì circa un anno fa e che serve - anche - da anticamera per questa nuova fatica. Attraverso tredici tracce, elaborate con gusto quasi neorealista, vengono ripercorsi fatti emblematici, situazioni aberranti, scontri fratricidi e opportunismi nel Bel Paese, tutto visto con gli occhi di chi ha avuto la forza di opporre almeno il pensiero ad una realtà ripugnante: testimoni dei fatti loro malgrado, coscienti osservatori dell'orrore o vittime sacrificali. Dai voltagabbana generati dal crollo del fascismo e ben descritti in "Dov'Eri Tu Quel Giorno?", fino alle stragi di Ustica e Bologna, passando per le truci azioni perpetrate dall'esterno: il bombardamento degli Alleati 'liberatori' su Genova durante l'autunno del '42 e la questione foibe, taciuta per decenni. Scorrono in note sia i fatti di gente più o meno famosa (dalla star Luisa Ferida alla vittima del caso Montesi) a cui il sistema strappò la vita per tornaconti politici, che la guerra civile scoppiata inizialmente tra partigiani e fascisti e giunta al culmine con gli anni '60 e '70, allorché un ingente numero di giovani lasciò la pelle per ideali che saranno - ed erano già allora - calpestati dal potere. L'acme arriva poi col sacrificio di chi sapeva: PierPaolo Pasolini, accostabile a quei ribelli, mirabilmente descritti nel brano "Negli Occhi Di Un Ribelle", che pagano con la vita il peccato che fu di Icaro. Gli Ianva percorrono i fatti con il loro stile ormai più che noto, stringendo insieme una musica che è figlia del cantautorato popolare italico, così come di certo rock del passato e di tanto folk moderno e antico. Le voci di Mercy e Stefania, coadiuvate da varie partecipazioni aggiuntive, sono un mezzo squisito per esprimere l'indicibile, grazie anche ad un uso sopraffino della lingua italiana. I toni eroici e guerreschi che furono di "Disobbedisco!" vengono in parte abbandonati in favore di suoni imperiosi e mesti, in linea con il sound de "L' Occidente" e più in generale con il tema trattato. In questo modo prendono forma tanti piccoli quadri viventi da cui esala l'odore della vita, del coraggio e della morte. "Italia: Ultimo Atto" è il crocevia tra un album e un opuscolo di 28 pagine: musica e parole generano accorate visioni in grado di superare il limite dell'intrattenimento e della sperimentazione, per farsi importante veicolo comunicativo dotato di infinite emozioni. Scontato quindi, seppur giusto, intessere lodi meritate; forse è più doveroso porgere un sentito ringraziamento, visto che un prodotto di tale fattura servirà a qualcuno per capire e scoprire cose che non sapeva, e aiuterà molti altri a risvegliare uno spirito critico utile per guardare la realtà attuale con meno ingenuità e stupidità. Raramente qualche progetto arriva ad elevarsi così in alto: gli Ianva ci riescono sempre.

Michele Viali

 

http://www.illevriero.it/ianva/

http://www.illevriero.it/