20-06-2009
ATARAXIA
"Oil On Canvas"
(Ultra-Mail Prod.)
Time: (68:30)
Rating : 8.5
Stupenda release per i Cavalieri Erranti modenesi, che trovano nella Ultra-Mail Prod. di Hong-Kong il giusto partner commerciale per pubblicare questo splendido box, limitato a soli 800 esemplari e disponibile in tre versioni (due delle quali dedicate ai collezionisti più sfegatati, con scatti esclusivi e scritti autografi del gruppo stesso). L'edizione in nostro possesso è quella 'standard' da 700 esemplari, ed include il CD (racchiuso in un bellissimo digipack), tre cartoline ed il pregiato libro con copertina rigida. Partendo proprio da quest'ultimo, non possiamo che bearci della bellezza delle foto di Raffaella Graziosi, Livio Bedeschi e Mick Mercer, nonché dei testi e dei versi di Francesca Nicoli, voce ed anima - al pari di Vittorio, Giovanni e Riccardo - della storica formazione emiliana: un autentico viaggio per immagini e parole, da completarsi con la musica, fra le suggestioni, gli scenari e la passionalità di un gruppo che ha portato avanti negli anni un progetto artistico il cui spessore è ormai stato doverosamente riconosciuto in ogni dove. Il dischetto, invece, si compone di 12 tracce storiche, un inedito ed un brano esclusivo, per quasi 70 minuti di grande musica: la discografia dei Nostri viene toccata in larga parte, andando a pescare tanto dal recente passato (l'album "Kremasta Nera" del 2007) quanto dal primo periodo (la cassetta "Nosce Te Ipsum" del 1991), e non mancano neppure un paio di estratti dal disco solista del chitarrista Vittorio Vandelli, "A Day Of Warm Rain In Heaven", del 2004. È sempre con estremo piacere dell'anima che riscopriamo la delicatezza di frangenti quali "Fengari", "Eaudelamer" e "The Ocean Green", oppure la sontuosità di "Mon Ame Sorcière" e "Daytia", o ancora la malinconia di "The Bay Is White In Silent Light" e "Blood Of Cherries", tutti episodi memorabili fra i quali s'incastrano la gioiosa marzialità di "Pastorale", l'intensa passionalità di "Zelia", la teatralità di "La Reine Des Hommes Au Yeux Verts", gli umori antichi di "Dulcamara" ed il vecchio retaggio darkwave di "Flée Et Fabian". Non possiamo poi non spendere parole d'elogio anche per i due inediti: l'impetuosa e possente "Jemenos", datata 2007 e sinora mai pubblicata, e la traccia esclusiva "Rashan", solida e sontuosa nel suo incedere percussivo. E la magia si compie nuovamente attraverso la voce di Francesca, la chitarra di Vittorio, le tastiere di Giovanni e le percussioni di Riccardo, coi brani che ancora una volta, a seguito dell'accurato lavoro di compilazione, trovano un proprio filo conduttore nella forza dell'Arte. La bellezza estetica e contenutistica del box in esame fanno di "Oil On Canvas" un'uscita impedibile per ogni vero fan degli Ataraxia, da godere fino in fondo leggendo, ammirando ed ascoltando, ma anche una bella occasione per chi ancora dovesse avvicinarsi all'Arte di questi eccezionali musicisti, che senza dubbio alcuno rappresentano un inestimabile ed insostituibile patrimonio per l'intera scena musicale italiana, oscura o meno che sia.
Roberto Alessandro Filippozzi