04-05-2009
ANIMA VIRUS
"End Of Eden"
(Decadance/Audioglobe)
Time: (50:24)
Rating : 7
Quello degli Anima Virus è un nome già conosciuto all'interno dell'underground italiano, visto che la band è attiva da oltre dieci anni con live e varie autoproduzioni. Ma con "End Of Eden" è tempo di varcare i confini nazionali, e le possibilità per ottenere buoni riscontri sembrano esserci tutte, alla luce di un lavoro ben fatto e decisamente originale, nonostante i punti di riferimento siano sempre collocabili sulla scia della vecchia tradizione post-punk californiana. A tutto questo però bisogna aggiungere una componente elettronica che si bilancia perfettamente con il lato gotico ed oscuro del gruppo, sperimentazioni che addirittura ci riportano in mente alcune ottime band transalpine come i Violet Stigmata ed i primi Morthem Vlade Art. Tra i brani più riusciti, meritano una citazione le valide "Sin And Sacrifice", "Metaphora", la ritmata e malata "An Old Wisdom" e la moderna "Bed Of Thorns", tutti episodi plasmati da una chitarra imponente, tagliente e vincente, che reinterpreta in chiave moderna il sound d'oltreoceano. Colpisce anche un titolo come "Zdzislaw Beksinski", song-tributo all'immenso pittore e grafico polacco scomparso solo pochi anni fa. Insomma, per il trio guidato dal talentuoso Aurelio Gioia presto potrebbero aprirsi nuovi e meritati orizzonti, a conferma che anche in Italia le realtà valide non mancano: l'importante è non cercare di essere uguali a mille altre band già esistenti, ma provare a fare qualcosa di nuovo costruendo, quello sì, sulle influenze del passato. Gli Anima Virus credono in questo, e per questo bisogna credere in loro. Promossi.
Chemnitz
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