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22-09-2015
MACELLERIA MOBILE DI MEZZANOTTE
Hard Boiled Music
di Michele Viali
Nata all'inizio del nuovo millennio dalla mente di Adriano Vincenti, la Macelleria Mobile Di Mezzanotte ha immediatamente mostrato delle peculiarità uniche che andavano a scandagliare il mondo torbido della cronaca nera con un'attenzione che superava la solita menzione ad effetto di qualche fattaccio. In breve tempo sentori jazz andarono a variare lo stile noise e power-electro degli inizi, impostando una metamorfosi che avrebbe portato in breve la Macelleria ad essere uno dei più originali nomi della scena oscura italiana. L'evoluzione da single-act a gruppo comportò poi il passaggio definitivo da un rumorismo più o meno jazzato alle fattezze di "doom-jazz band", aumentando con gli ultimi lavori la propria singolarità ora venata anche di affascinanti linee melodiche. Le risposte di Adriano spiegano nel dettaglio l'evoluzione della sua creatura, le ispirazioni, le motivazioni, ma anche quanto ne è fiorito attorno: dai tanti side-project fino alla recente etichetta discografica Signora Ward.
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Adriano, iniziamo la nostra intervista partendo dalle origini del tuo massimo progetto: come è nata la "Macelleria Mobile Di Mezzanotte"?
AV: "MMM nasce intorno al 2000 come one-man-band. Nasce dalla mia esigenza di avere un progetto con cui dare corpo alle mie emozioni e al mio immaginario. Inizialmente le influenze maggiori erano quelle di Atrax Morgue, Murder Corporation, Mauthausen Orchestra, The Sodality. Ero ossessionato dal power electronics italiano e l'incontro con la Slaughter Productions e l'acquisto dei primi album fu la molla scatenante per l'inizio di MMM.
Crimine e noise all'inizio, anche se, sin dal primo demo "Compagni Di Sangue" con il mio alter ego Cronaca Nera, avevo introdotto dei suoni che rimandavano al jazz e alle colonne sonore del cinema Thriller Italiano."
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So che hai una certa passione per il metal più duro, genere assai distante da quello praticato con MMM. In origine c'era il metal o l'elettronica nei tuoi interesse di ascoltatore?
AV: "Amo il depressive suicidal black metal e il death metal anni 90, e l'elettronica è un territorio così vasto che non saprei cosa citare. Posso dirti che non amo l'elettronica ritmica, ma rimango sempre in contesti ambientali. In ogni caso l'origine di MMM va ricercata nelle colonne sonore e nel power electronics."
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Sin dalle prime uscite MMM costruisce una curiosa unione tra atmosfere jazz e soluzioni elettroniche, due stili agli antipodi di cui non ricordo commistioni così strette prima che arrivasse la Macelleria. Come hai sviluppato questa idea? C'è un'influenza Lynchiana dietro?
AV: "Le colonne sonore di Badalamenti e l'immaginario di David Lynch mi hanno influenzato, anche se l'ispirazione principale è venuta sempre dalle mie letture, sia in campo true crime che in particolare nell'ambito noir. Ho una grande collezione di hard boiled americano, la linfa vitale di MMM insieme alla grande stagione del cinema noir in bianco e nero.
Ecco: il bianco e nero, ombre, un jazz lento, donne perdute. Questo è MMM."
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Avendo avuto modo di seguire gli sviluppi del tuo progetto, credo che i cinque anni di silenzio intercorsi tra "L'Ultimo Vero Bacio" e "Hard Boiled Night" siano una sorta di spartiacque tra una fase più sperimentale, alla ricerca di una identità univoca e circoscritta, e una fase in cui si ha una maggiore consapevolezza dei mezzi a disposizione e degli obiettivi da raggiungere, oltre al fatto di aver allargato il progetto alla struttura di band. Cosa pensi al riguardo?
AV: "Sì, lo penso anch'io, la fase 'rumorosa' di MMM muore proprio intorno al 2007, quando il progetto si è fermato per rinasce con una diversa consapevolezza. Era inutile tornare a suonare degli album noise o particolarmente violenti. Credo nell'evoluzione, e ora MMM è una doom jazz band a tutti gli effetti."
"Il bianco e nero, ombre, un jazz lento, donne perdute. Questo è Macelleria Mobile Di Mezzanotte..."
(Adriano Vincenti)
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In quello che credo sia il nuovo corso di MMM, dal 2012 in poi, svetta un prodotto anomalo come "Nylon Crimes", un tributo alla scena power-electro italiana che non ha precedenti. Come ha preso piede questo lavoro, su che basi hai scelto i brani da reinterpretare e come hai deciso di ripercorrerli?
AV: "Quel disco nasce dalla volontà di ri-suonare per un'ultima volta del power electronics italiano, e per farlo non volevo presentare dei brani nuovi. MMM io lo vivo come un progetto noir jazz, e tale deve rimanere. Ho voluto fare un tributo ai miei ascolti e alle mie passioni passate. Ho grande rispetto per il power electronics italiano degli anni '80 e in particolare '90. Amo le band di cui ho reinterpretato i brani e ho voluto con me un maestro assoluto come Paolo Bandera (Sigillum S, Sshe Retina Stimulant) insieme ad alcuni ospiti, fra cui cito Le Cose Bianche, unico erede di certe sonorità."
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Come mai hai inserito tra le cover di "Nylon Crimes" anche un tuo brano?
AV: "Quel brano proveniva dal primo demo "Compagni Di Sangue" e da "Profilo Ottimale Delle Ferite", il vero album d'esordio di MMM del 2001. L'ho inserito perché considero quel disco un album importante nel contesto del power electronics italiano. E so per certo che molte persone pensano la stessa cosa. Per cui sì, era d'obbligo inserire "Corpi Da Reato"."
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Ho notato che col tempo hai sviluppato una vena melodica che progressivamente ha dato luogo a vere e proprie 'canzoni' di stampo (passami la definizione estemporanea) pop-noir, come "Slow" e le cover "Just You And I" e "In The Still Of The Night". Nel futuro di MMM ci sarà più spazio per un'oscurità 'catchy' e sempre meno per i rumori?
AV: "Credo che il rumore non faccia più parte degli interessi di MMM, ora siamo una vera e propria band. Lorenzo Macinanti ha scritto praticamente tutte le melodie di "Funeral Jazz", io mi sono occupato delle melodie vocali, dei testi e del mood in generale, mentre Pierluigi Ferro ha fatto un lavoro incredibile al sax. Credo che il sax di "Funeral Jazz" possa essere equiparato a quello di mostri sacri del doom jazz come Bohren & Der Club Of Gore, Mount Fuji e Dale Cooper.
No, il rumore nel contesto di MMM non ci interessa più."
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Giusto un paio di anni fa è stato pubblicato dalla Hau Ruck! SPQR il live a tiratura ultralimitata "Gli Anni Del Sangue", un documento del passato (il concerto è datato 2003) che vede te e Vincenzo Auteri, proprietario della label, ad incarnare MMM. Un duo che non ha avuto seguito. Come prese vita l'idea di quel live e perché pubblicarlo adesso in soli 66 esemplari?
AV: "Quella è al registrazione del primo live di MMM, il concerto in realtà è del 2002 ed è l'apertura al live di Con-Dom a Roma. Vincenzo all'epoca era un membro stabile di MMM nei live set e ha collaborato con me sino a "La Dolce Vita", anche musicalmente. Sembrava ad entrambi un documento sonoro importante da portare all'ascolto dei fans di MMM. Diciamo che l'anno di "Nylon Crimes" è stato piuttosto rumoroso."
"Nessuno può considerarci ora una band noise o rumorosa, proprio per album come "Black Lake Confidence" e "Funeral Jazz", secondo noi fondamentali nel panorama della musica 'alternative' italiana..."
(Adriano Vincenti)
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Cosa collega e cosa divide i tuoi ultimi due album "Black Lake Confidence" e "Funeral Jazz"? Sembrano concepiti come album gemelli e speculari, uno tematicamente più introspettivo e cronachistico, l'altro dotato di un'oscurità rarefatta e panoramica.
AV: "Sono gli album della maturità, sono album quasi spirituali, vissuti lentamente, suonati con molta accuratezza e con molto dispendio di tempo. Tutto è stato fatto in uno studio di registrazione professionale e, oltre al concept oscuro, è questa la differenza abissale tra questi album e il passato. Siamo uomini ormai, e non ragazzini. Noi ci muoviamo così e rarefatti. Cerchiamo ora la perfezione, e quegli album ci hanno proiettato su un altro livello. Nessuno può considerarci ora una band noise o rumorosa, proprio per questi due album, secondo noi fondamentali nel panorama della musica 'alternative' italiana."
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Quella di MMM rimane una musica molto filmica. Quali le pellicole che hanno maggiormente ispirato i tuoi album?
AV: "Tutto il noir americano degli '40 e degli anni '50 sicuramente, ma cito anche il giallo italiano dai '60 agli '80. Sono un fanatico di pellicole che molti definiscono di serie B. Difficile citare qualcosa, per cui ti riporto solo questi due grandi riferimenti."
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Quali i libri da cui hai tratto più ispirazione?
AV: "La mia fonte d'ispirazione principale e il mio autore prediletto è James Ellroy. Se non l'avessi letto, probabilmente sarei una persona diversa. Amo in realtà tutta la letteratura hard boiled americana, da Raymond Chandler a Dashiell Hammett, Cain, Thompson, Brewer. Quasi tutti i miei titoli sono tratti da romanzi noir."
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E quali i fatti di cronaca (soprattutto nera) che più ti hanno influenzato nel concepimento dei suoni?
AV: "Ho dedicato varie tracce a fattacci di cronaca nera nostrana inizialmente. Su tutti ovviamente il Mostro di Firenze, di cui posseggo una bibliografia piuttosto preziosa."
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Parliamo dei tuoi progetti paralleli. In concomitanza con MMM prese vita anche l'act Cronaca Nera, poi finito in sonno per anni fino a rinascere in qualità di duo insieme a Giovanni Mori. Come prese corpo il progetto e perché si spense sul nascere?
AV: "Avevo capito sin da subito che MMM non avrebbe suonato mai un classico noise power electronics, per questo motivo ho fondato nel 2000 anche Cronaca Nera, sin da subito power-electro senza compromessi, ispirato a gruppi come Grunt, Slogun, Taint, Deathpile. La sua rinascita la devo all'incontro con Giovanni, come detto una delle persone che nel panorama italiano rispetto di più. Oltre ad essere un amico sincero, Giovanni con Le Cose Bianche è l'unico progetto che porta avanti un percorso nato con Maurizio Bianchi. 100% Italiano."
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Raccontaci nel dettaglio come ha preso piede la collaborazione con Giò Mori, a mio dire partner ideale, sia sul piano sonoro che tematico, per la rinascita di Cronaca Nera.
AV: "Come ti dicevo, ha preso piede perché penso che solo Giovanni poteva essere un partner valido per CN e dare nuova linfa, oltre a nuovi synth rigorosamente analogici, al progetto. La sua partecipazione a CN è fondamentale, e proprio in questi giorni stiamo preparando un nuovo album completo. Il primo dal 2001."
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Di recente hai dato vita, insieme a Manuel Mazzenga e Blackfrost, a Zoloft Evra, una band che mescola spunti black metal ad una cupa disperazione mortuaria in stile Atrax Morgue. I riferimenti farmacologici e suicidi del progetto sono veramente inquietanti: c'è dietro un'esperienza personale diretta o indiretta? Oppure sono solo spunti per scandagliare da un'ottica diversa l'oscurità della mente umana?
AV: "L'ispirazione del progetto sono i miei ascolti depressive suicidal black metal: negli ultimi anni ho comprato veramente molto materiale, e ora ho una valida discografia - per lo più in CD - di cui vado fiero. Da questa passione per il genere ho deciso di fondare un progetto scegliendo Manuel alla chitarre, il quale, oltre a suonare nei Der Noir, è il leader di una delle mie band DSBM preferite, ossia Nocturnal Degrade. Alla voce ho contattato Blackfrost degli Apolokia, una garanzia assoluta nel Black Metal, che ha fatto un lavoro incredibile sulla voce dando forza al progetto, oltre ad occuparsi di tutto il concept grafico e della resa totale di Zoloft Evra. Il progetto alla fine non è propriamente DSBM, se non come estetica. Stiamo lavorando anche qui su un secondo album. Non c'è nulla di personale dietro le tematiche, io ragiono per estetica e generi musicali: il suicidio, la depressione o altri temi simili non fanno parte della mia persona, se non come estetica e ascolti DSBM."
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Veniamo a quella che personalmente reputo la tua perla in campo sonoro insieme a MMM: la label Signora Ward Records, in cui ti ricolleghi, in qualità di produttore, alla tape-culture realizzando lavori che ruotano attorno alle 'deviazioni' sessuali, dando voce a nomi più o meno noti della scena estrema elettronica. Come ha preso piede l'idea di questa label e il tema singolare e pruriginoso che la caratterizza?
AV: "La Signora Ward è la mia tape label, e anche una grande fonte di divertimento. Effettivamente sta andando molto bene: il genere che produco principalmente è HNW, lo adoro ultimamente, mi rilasso con questo rumore statico. Ovviamente sono fedele alle tematiche della label: feticismo delle calze, che utilizzo sempre nel mio packaging, e crimine. Proprio dopo "Nylon Crimes" e con i proventi del disco ho fondato la label, con cui ho prodotto i maggiori progetti HNW come The Rita, Richard Ramirez, Vomir, Dead Body Collection. A ottobre sono previste altre tre nuove uscite, sempre in tape e sempre in edizioni limitate e ultra-curate dal punto di vista del packaging. Voglio che l'acquirente delle mie tape si senta eccitato dal mio prodotto e viva la sua passione per il crimine e il nylon pienamente."
Sono un feticista e ho sempre bisogno del formato fisico: questo mi crea molti problemi economici però, sia per tutti gli album che compro che per le mie produzioni piuttosto dispendiose, ma che vale la pena fare solo in questo modo..."
(Adriano Vincenti)
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Che riscontri hai avuto in termini di pubblico con Signora Ward? E perché hai deciso di diffondere alcuni lavori solo in formato scaricabile privandoli dell'artwork che, secondo me, in assoluto e soprattutto considerando i temi trattati, vale almeno un terzo del disco?
AV: "Il riscontro come detto è ottimo, ho una serie di cliente fissi ormai, e le mia tape sono distribuite in Giappone e in USA. Alcune uscite (poche per la verità) sono esclusivamente digitali, ma solo per far conoscere dei progetti nuovi al mio pubblico. Sono un feticista e ho sempre bisogno del formato fisico: questo mi crea molti problemi economici però, sia per tutti gli album che compro che per le produzioni piuttosto dispendiose, ma che vale la pena fare solo in questo modo."
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Hai in programma di ristampare alcuni tuoi vecchi lavori? Penso sia a MMM, sia ai vari side-project tipo il curioso Marat Sade.
AV: "Al momento no. Ho un grande difetto: non mi piace produrre ristampe dei miei lavori (lo dice sorridendo, nda)."
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Ultima domanda: qual è il lavoro tra quelli realizzati come MMM e quelli pubblicati con altri monicker a cui sei più affezionato e perché?
AV: "Ricordo la gioia che provai quando mi arrivò lo scatolone di Old Europa Cafe con dentro le mie copie di "Profilo Ottimale Delle Ferite". Avevo 23 anni e non avevo mai fatto un disco per una label, un vero e proprio CD. Quello forse è il ricordo più bello che ho di MMM, o meglio, l'emozione più bella.
Ho fatto tanti dischi, posso dirti che non disconosco nulla."
https://macelleriamobiledimezzanotte1.bandcamp.com/
https://www.facebook.com/macelleriamobiledimezzanotte