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30-04-2011
CORAZZATA VALDEMONE
Purezza di Spirito
di Michele Viali
In relazione all'uscita del nuovo disco della Corazzata Valdemone torniamo ad incontrare il mastermind Gabriele Fagnani, per ampliare e continuare il discorso iniziato circa un anno fa, allorché rilasciò la prima intervista per il nostro magazine. L'occasione è buona per commentare musica e prospettive future, ma anche per fare una panoramica sul settore underground italiano ed estero, ripercorso attraverso alcuni spiacevoli, curiosi o inquietanti episodi vissuti direttamente... e sempre trattati con un pizzico di sana ironia: qualità che rende interessanti suoni e parole di un progetto irrimediabilmente 'fastidioso'.
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Hai definito lo stile del tuo progetto 'Totalitarian noise': cosa significa esattamente e come viene tradotto in musica?
"Mi piace definire il mio stile come Totalitario, in quanto ritengo che l'orientamento artistico della Corazzata Valdemone sia caratterizzato dal controllo assoluto di tutti gli aspetti che caratterizzano il mio progetto. Musica, lyrics, immagini, samples, suoni e quant'altro - sino ad arrivare alla scelta dei fonts utilizzati nella grafica dei CD - sono attentamente selezionati con la massima attenzione per comporre un quadro perfettamente simmetrico, con un'unica tinta. Il totalitarismo di cui si narra, musicalmente, si traduce in un viaggio a metà strada tra una colonna sonora e la registrazione di un conflitto nel quale, tra samples rubati alla storia, si inseriscono sferragliate metalliche ed esplosioni sotterranee su un tappeto di rumore low fi."
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Rispetto ai precedenti lavori "Adunate" è un CD meno rumoristico, ma più radicalmente militaresco... come descriveresti questa evoluzione? E come sei giunto all'accordo con la Castellum Stoufenburc?
"Effettivamente "Adunate" è il lavoro più cupo che abbia mai pubblicato, accantonando momentaneamente l'aspetto aggressivo della mia musica in favore di un approccio più atmosferico. Per l'occasione ho riesumato due brani dal demo "Propaganda", i quali godono di un'atmosfera plumbea che si sposa perfettamente con le tematiche e, soprattutto, con il mood dei nuovi brani. Dopo le fallimentari collaborazioni con le etichette del passato, ho ben pensato di cercare una label più vicina, geograficamente e attitudinalmente, trovando nella Castellum Stoufenburc molte delle doti ricercate. Entrai in contatto con Dennis grazie alla fanzine Strahlkraft e, dopo qualche tempo, pensammo di fare qualcosa insieme, così nacque l'idea per "Adunate". Tennis, oltre all'etichetta ed alla fanzine, è anche impegnato con il progetto Waffenruhe, con il quale collaborerò su una traccia del suo prossimo album che si intitolerà "Roma", sulla quale canterò un testo in latino incentrato sul Sacro Romano Impero."
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Nel nuovo lavoro hai inserito di sana pianta due classici pezzi bellici: "Il Silenzio" e la bellissima "Ei Fu". Come mai questa scelta?
"Sono un amante delle canzonette e trovo che si sposino perfettamente con la mia musica, donandole una componente melodica, spesso anche satirica, del tutto insperata. "Ei Fu" è una canzone molto allegra che, riprendendo le prime strofe del "5 Maggio" di Manzoni - originariamente dedicata alle gesta di Napoleone - viene riletta in chiave sarcastica, prendendosi beffa della fuga del Negus. Sarcasmo, polemica e ritmo: un brano perfetto! Pensavo che dopo il primo lotto di brani, particolarmente lunghi e pesanti, ci fosse bisogno di qualcosa che spezzasse le atmosfere, e questa canzone era ideale. Riguardo a "Il Silenzio" il discorso è diverso, in quanto si tratta di una canzone che commemora coloro i quali non ci sono più, nel mio caso fisicamente e non..."
"Sono sempre stato convinto che una buona dose di humour sia fondamentale nella vita, in special modo quando si ha a che fare con argomenti scomodi come quelli da me trattati. Trovo quanto mai curioso il fatto che, tra le affollatissime fila dei seguaci dei Death In June, ben pochi abbiano appreso la sottile arte del sarcasmo..."
(Gabriele Fagnani)
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"Berlin Caput Mundi" fu uno dei primi pezzi della Corazzata: come mai hai deciso di inserirne una reinterpretazione in "Adunate" e come hai lavorato per modificare l'originale?
"Il pezzo "Berlin Caput Mundi", nonostante come da te sottolineato sia uno dei primi della Corazzata, rappresenta IL brano commerciale della mia discografia, e fino ad oggi era stato disponibile solamente sul demo del 2007 e su una compilation on line, così ho deciso di rendergli onore con la pubblicazione ufficiale sul nuovo album. Musicalmente poco è cambiato, se non a livello di produzione, mentre ho deciso di ri-registrare le vocals, facendo delle piccole modifiche anche al testo. Le percussioni su questo brano sono opera di Daniele Giustra dei Kannonau, che colgo l'occasione per ringraziare."
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Uno dei momenti migliori del nuovo CD è la traccia "Romana", arricchita da una esemplare declamazione di G\ab Svenym di Deviate Damaen. Come prende vita questo connubio artistico e in che modo avete lavorato per creare il brano?
"Il brano "Romana" è in assoluto uno di quelli a cui sono più affezionato e del quale sono più orgoglioso tra tutta la mia discografia. Nasce intorno al 2007 e idealmente si divide in due parti: la prima parte introduttiva, che inizialmente portava un testo differente, e la seconda parte, per la quale ho composto un testo sullo stile delle canzoni di propaganda, che però meritava di essere cantato con uno stile - ma soprattutto con un enfasi - al di sopra delle mie possibilità canore. Iniziai a vagliare la possibilità di avvalermi di una collaborazione esterna, ma si poneva il problema di trovare una persona dotata di una voce possente, di un carisma sopra le righe, disposto a collaborare e, ovviamente, politicamente scorretto... L'unica persona che rispondeva a tutti questi requisiti era Svenym, così, senza esitare, lo contattai proponendogli la canzone. Nacque un sodalizio splendido e, dopo una lunghissima gestazione, vide la luce "Romana", per la quale lui stesso si occupò di riscrivere il testo dell'introduzione, in un'apoteosi di romanità che non ha pari, mentre riguardo alla sua prestazione vocale, la sua grandiosità è facilmente confutabile da chiunque ascolti il brano. Sicuramente uno dei pochissimi personaggi nella scena Italiana che si possa considerare a tutti gli effetti un vero artista."
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La Corazzata ha sempre avuto il merito di mescolare la serietà con l'ironia, riuscendo a stemperare i preponderanti toni duri con qualche sorriso. Credi che la scena marziale si sia sempre presa troppo sul serio?
"Sono sempre stato convinto che una buona dose di humour sia fondamentale nella vita, in special modo quando si ha a che fare con argomenti scomodi come quelli da me trattati. La scena marziale pare non conoscere questo tipo di approccio, popolata da bellicosi personaggi troppo intenti a darsi delle arie, spesso provenienti da paesi che la guerra l'hanno solo subita, che sfoggiano simboli che invece farebbero bene a dimenticare. Trovo quanto mai curioso il fatto che, tra le affollatissime fila dei seguaci dei Death In June, ben pochi abbiano appreso la sottile arte del sarcasmo."
"Sono convinto che la morte del myspace abbia destabilizzato la scena, creando una dispersione ed uno sparpagliamento tra tutte quelle piccole band che fino a ieri avevano trovato proprio su quelle pagine la loro gloria..."
(Gabriele Fagnani)
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Una certa vena misogina (ma al tempo stesso ironica) fa capolino in "The Punishment": si tratta di un modo per sorridere di alcune situazioni violente, oppure c'è anche un velo di polemica contro l'universo femminile dei nostri tempi?
"No, assolutamente non c'è alcun aspetto misogino nella mia musica, ci tengo a sottolinearlo, in quanto fino ad oggi sono stato accusato di essere razzista, antisemita, omofobico e quanto di peggio possa esserci, ma le donne non si toccano! Il sample che apre "The Punishment" rientra nel discorso sarcastico/burlesco di cui si parlava prima, esasperando inverosimilmente la violenza fino a renderla grottesca. Le donne hanno sempre ricoperto una notevole fonte d'ispirazione per me, come riscontrabile su alcuni dei miei testi, che, se interpretati con la giusta chiave di lettura, non sono altro che 'languide' dichiarazioni d'amore, ovviamente trascritte in chiave ermetica."
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Recentemente hai realizzato un disco a quattro mani con l'act power-electro Fukte: come è nata questa collaborazione?
"Entrai in contatto con Fabrizio grazie alla Toxic Industries e rimasi affascinato dalle sue produzioni, violentissime ma allo stesso tempo originali e molto curate, così gli proposi di realizzare qualcosa insieme. Lavorare con lui è stata un'esperienza molto interessante, anche se il lavoro è stato realizzato a circa 1000 km di distanza. Fabrizio è una persona splendida, oltre che un folle manipolatore, così il problema della distanza è passato immediatamente in secondo piano, ed è rimasto solo il piacere di sperimentare sonorità che fino ad oggi avevo solamente lambito. Il lavoro è andato avanti con un fittissimo file sharing, in cui lui mi ha passato del materiale audio tratto dal suo archivio sonoro ed io mi sono preoccupato di manipolarlo, assemblarlo, violentarlo e restituirlo in musica, mentre lui si è poi occupato della produzione finale. L'album è da considerarsi un concept incentrato su temi come la dominazione delle masse, il lavaggio del cervello etc..., mentre riguardo alle vocals ci siamo alternati dietro i microfoni, con risultati assolutamente inediti per entrambe i progetti. Da questa collaborazione è nata anche la traccia "Requiem Della Casamatta", dirottata sul nuovo album, in quanto era una song troppo atmosferica per comparire su un lavoro duro come "Manipulations". Questo lavoro rappresenta un episodio sperimentale nella mia discografia, in quanto ho accantonato momentaneamente l'uso di samples, musichette, bombe, folle in delirio e quant'altro in favore di una più marcata vena noise."
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Come mai avete scelto di confezionare il disco in una pericolosa custodia in grata arrugginita?
"La Toxic Industries ha un catalogo costellato da packaging semplicemente geniali e l'idea di una confezione 'industriale' - nel vero senso della parola - era davvero allettante, ma la ruggine, a mio avviso, è il vero colpo di genio. L'album, per motivi pratici, uscì in edizione limitatissima a 38 copie, ognuna diversa dall'altra grazie appunto al differente modo con cui la ruggine ha attecchito, rendendo questo lavoro un must per i collezionisti. Volevamo qualcosa che rendesse realmente l'idea della pesantezza, e penso che ci siamo riusciti fino in fondo."
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Nonostante la Corazzata sia un progetto nato in tempi recenti, alcuni tuoi album sono di scarsa reperibilità a causa di una distribuzione discutibile e di tirature esigue. Ristamperai qualcosa?
"Non so se si tratti di sfiga o semplicemente del mio pessimo fiuto per le label, ma devo constatare che il 60% delle etichette con cui ho prodotto qualcosa, dopo la pubblicazione dei miei album, chiudeva immediatamente i battenti... Fu così per la Zbugle, la Third Position Recordings e la Marks Of Deceased, le quali, dopo avermi mandato le copie, sparivano dalla circolazione senza ovviamente fare un minimo di promozione ai miei lavori. Se poi consideri censura, boicottaggi e copie perse, non so proprio quanta gente abbia tra le mani un CD della Corazzata Valdemone... In ogni caso mi piacerebbe poter ristampare alcuni capitoli del passato, ma è più probabile che farò una selezione tra gli episodi più interessanti, anche se è ancora solo un'idea senza basi concrete."
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Quali programmi ci sono per il futuro? Ho sentito parlare di un nuovo disco dalla confezione allusiva e molto intrigante...
"Ho da poco finito di registrare uno split album con il progetto inglese Bagman che si intitolerà "Sex, Nazis & Noise Und Roll", ma l'etichetta che avrebbe dovuto produrlo questa volta mi ha preceduto, fallendo ancor prima di realizzare l'album, dunque siamo alla ricerca di una label con un minimo di solidità che sia disposta a realizzare questo lavoro. Altre collaborazioni sono in atto o in procinto di partire, con nomi più o meno conosciuti come Waffenruhe, Corvux Invictus, Holtzman Engine e Deutsche Christen. Con quest'ultimo abbiamo iniziato a comporre un lavoro a quattro mani che vedrà la luce intorno a fine anno su Scorze Rec. e che si intitolerà semplicemente "SS", che nello specifico sta per 'Super Soap'. L'album uscirà in tiratura limitatissima a 30 copie e sarà realizzato con un blocco di sapone artigianale, con impresso logo e titolo dell'album. L'opera ovviamente è incentrata sulla purezza dello spirito!"
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Ormai sei in giro da qualche anno: che opinione ti sei fatto della scena italiana e quali dinamiche si sono sviluppate all'interno di essa per Corazzata Valdemone?
"Sono convinto che la morte del myspace abbia destabilizzato la scena, che già comunque vacillava, creando una dispersione ed uno sparpagliamento tra tutte quelle piccole band che fino a ieri avevano trovato proprio su quelle pagine la loro gloria. In generale, per quel poco che mi passa sotto il naso, ritengo che ci sia un'immobilità penosa, qualcuno campa di rendita e altri stentano a restare in piedi, mentre gli addetti ai lavori, che nel frattempo sono rimasti a bocca asciutta, sbavano come cani rabbiosi per poi belare docilmente un attimo dopo... ah, le mode! Corazzata Valdemone non ha mai goduto di grande risalto, non facendo attivamente parte di nessuna scena, dunque non ho nemmeno subito grossi danni. Continuo imperterrito a coltivare i miei contatti e le mie relazioni, che rimangono in ottimo stato di salute, e a testimonianza di ciò sono felice di anticiparvi che, se tutto va per il verso giusto, a settembre dovrei comparire dal vivo in una data romana in compagnia di Fukte e Autocancrena."
"Certi inconvenienti di percorso li avevo già messi in conto nel momento in cui misi in piedi la Corazzata, ma il peggiore degli affronti lo sto subendo negli ultimi periodi, contrastato dal più subdolo e vile dei comportamenti: è triste notare come alla democratica arma del dialogo o della stroncatura a mezzo recensione venga preferito il più efficace metodo della censura preventiva..."
(Gabriele Fagnani)
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Negli ultimi tempi in particolare, sembra essere partito un omertoso boicottaggio nei confronti di Corazzata Valdemone anche a livello nazionale: cosa puoi dirci al riguardo, da cosa pensi dipenda e cosa ti senti di rispondere a chi ti contesta in maniera così antidemocratica? E, in generale, ti andrebbe di entrare nei dettagli di censure e boicottaggi subiti sinora da Corazzata Valdemone ad ogni livello?
"Ho sempre avuto un pessimo rapporto con i perbenisti! Ricordo che in passato la Corazzata fu molto spesso oggetto di attacchi censori, come la chiusura della pagina myspace in occasione dell'uscita del primo album "Heil Darkness", oppure del sequestro delle copie de "Il Quarto Reich" alla dogana tedesca, ritenute materiale offensivo. In quell'occasione pagò cara anche l'etichetta che produsse il CD, la Third Position Recordings, che subì la chiusura delle pagine web e la cancellazione dell'account paypal con la motivazione che vendeva materiale di propaganda. Un anno fa ricevetti un 'avvertimento' abbastanza esplicito in occasione di un mio concerto, mentre in tempi più recenti ho assistito al diniego della prima fabbrica che avrebbe dovuto materialmente stampare le copie di "Adunate", rifiutando il lavoro per le immagini contenute, che successivamente vennero parzialmente rivisitate. Questi sono inconvenienti di percorso che mi ero già messo in conto nel momento in cui misi in piedi la Corazzata, ma il peggiore degli affronti lo sto subendo negli ultimi periodi, contrastato dal più subdolo e vile dei comportamenti: la censura preventiva! Qualche tempo fa ebbi la sfortuna di andare a 'sbattere' contro un 'fenomeno' che gestisce una nota etichetta nostrana: dopo qualche mail particolarmente ostile nei miei confronti, decisi di mandare affanculo questo personaggio, il quale, per ripercussione, iniziò a farmi terra bruciata tutt'intorno, diffamando la mia musica, me stesso ed anche il mio ex-progetto Kannonau, che evidentemente non aveva mai ascoltato. Da quel momento tutta la cricca che gli gira intorno ha improvvisamente trovato la mia musica inadatta (dopo che avevano recensito positivamente i primi lavori), o ancor peggio hanno detto che purtroppo nessuno dei loro redattori conosceva il mio genere, e che quindi non potevano occuparsi di recensire i miei lavori. Dici bene tu quando usi il termine 'antidemocratico', in quanto è triste notare come alla democratica arma del dialogo o della stroncatura a mezzo recensione venga preferito il più efficace metodo della censura preventiva... Il motivo? La colpa è sempre delle donne! Se queste facessero fare un po' di sano sesso a questi poveri sfigati, oggi saremmo qui a parlare solamente della mia musica, mentre invece mi trovo a combattere contro critiche di persone che nemmeno conoscono le mie canzoni, spinti solo dai pregiudizi ideologici... (Se ne siete capaci) Fate l'amore, non fate la guerra!"
http://www.myspace.com/corazzatavaldemone
http://www.castellum-stoufenburc.de/