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Room 108

05-07-2010

VV.AA.: FOLK STUDIO

Tra presente e passato

VV.AA.: FOLK STUDIO

di Michele Viali

In occasione dell'uscita del primo volume di "Folk Studio", affascinante compilation licenziata dalla HR!SPQR, abbiamo deciso di incontrare tutte le menti che hanno reso possibile l'evento. L'interesse insito in un progetto del genere non sta solo nella musica, ma negli intenti programmatici che lo muovono. Se alcuni nomi dell'underground italiano avevano già de facto creato suoni che univano presente e passato del Bel Paese, distaccandosi o anticipando le mode neofolkaiole che imperversavano nel vecchio continente, è solo con "Folk Studio" che si ha una presa di posizione netta, anche dal punto vista teorico, rispetto all'unione di folklore nostrano e impulsi moderni. Si potrebbe dire che la modernità cerca e riscopre le proprie radici per rivederle alla luce del presente, per recuperare e dar lustro a realtà che si tende inevitabilmente a dimenticare. Per spiegare la genesi e gli intenti dell'intero progetto, abbiamo pensato di rivolgere la nostra intervista sia ai quattro progetti impegnati nella compilation che al produttore Vinz: ne è venuto fuori uno spaccato stimolante e non privo di qualche punta polemica...

VV.AA.: FOLK STUDIO

"Mi sono sempre chiesto cosa c'entrassimo noi con il sentire tedesco o scandinavo e perchè un determinato genere dovesse seguire direzioni mitteleuropee a noi piuttosto aliene, quando l'Italia ci offre costantemente spunti e ispirazioni enormi. Se bisogna rappresentare il folk nostrano come l'evoluzione della musica del passato, perchè non trarre ispirazione da De Andrè e la scuola genovese o dai grandi cantastorie come Toni Cucchiara?"
(Eliahu Giudice)

 

VV.AA.: FOLK STUDIO

"Il grande panorama neofolk fa capo ad un movimento di avanguardia artistica che ha visto accendere i suoi focolai in diversi paesi europei tra artisti sicuramente accomunati da una affine visione della realtà e che, in qualche modo, condividono una medesima unità di intenti. Da quando ci siamo accostati a questo genere, non abbiamo fatto altro che ricercare le nostre origini allo scopo di recuperare i valori migliori della nostra cultura per non vederli dissolvere nel calderone del dimenticatoio..."
(Diego Banchero)

 

VV.AA.: FOLK STUDIO

"Si è parlato moltissimo negli ultimi mesi dell'insegnamento del dialetto nelle scuole accanto all'italiano. Questo ci ha portato a riflettere sul significato dell'opera, dandogli un valore unitario ma non nazionalistico. La forza e la grandezza dell'Italia viene proprio dall'eterogeneità di culture e tradizioni presenti sul nostro territorio..."
(Vinz)

 

 

http://www.hauruckspqr.com/