05-01-2009
TRIARII
"Muse In Arms"
(Eternal Soul Records)
Time: (50:42)
Rating : 8
Arriva l'album più atteso da chi segue il settore marziale: "Muse In Arms" è il terzo lavoro di lunga durata per il progetto del tedesco Christian Erdmann, prodotto come sempre dalla Eternal Soul Records, specializzata in questo tipo di sonorità. Triarii rappresenta attualmente il livello massimo di quella martial ambient che qualcuno si ostina a definire morta, scena che invece si è rinnovata ottimamente, e questo album ne è la dimostrazione lampante: i suoni sono lontani anni luce da quanto fecero act come Der Blutharsch o Les Joyaux De La Princesse, andando a trovare i propri epigoni in progetti come In Slaughter Natives o i Puissance di "Mother Of Disease". Rispetto ai precedenti lavori di Triarii (soprattutto il primo "Ars Militaria") si ha una maggiore attenzione alle melodie, le quali segnano quasi ogni brano, spostando l'intero lavoro su coordinate neoclassiche infuse di una inaudita maestosità; i suoni sono nitidi e puliti, e traducono alla perfezione le antiche spade e i marmi della Roma imperiale. Ritmiche e percussioni roboanti scandiscono ogni secondo, mentre l'oscurità industriale fa capolino soprattutto nel lungo intro di "Birth Of A Sun" e nella chiusa di "Wir Kommen Wieder". Come in passato, la voce viene ancora una volta usata pochissimo (fatta eccezione per qualche spoken-word campionato), ma in maniera impeccabile e con il solito tono monocorde e possente in pezzi come "Europa" (forse il top dell'intero dischetto) e "Ode To The Sun". Parallelamente all'edizione standard, l'album è stato stampato anche in una versione in box di velluto, contenente tra i vari oggetti (maglietta, spilla, set fotografico e certificato) anche un 7" in vinile con due brani inediti: tra questi, "We Are One" è un piccolo capolavoro che potranno assaporare solo 150 eletti. Arricchito in sede tecnica dalle illustri partecipazioni di Kouni Havukainen (In Slaughter Natives) e Axel Frank (Werkraum), "Muse In Arms" si presenta come la fiera colonna sonora dell'antico pathos guerriero. Monumentale da ogni punto di vista.
Michele Viali