05-01-2009
DER BLAUE REITER
"Silencis"
(Caustic/Masterpiece)
Time: (60:46)
Rating : 6
Qualcuno ricorderà che, più o meno all'inizio della nostra avventura, ci occupammo del debut di Der Blaue Reiter, side-project di stampo neoclassic/industrial ambient facente capo a Sathorys Elenorth, navigato musicista spagnolo già noto per le sue release coi disciolti Ordo Funebris, col progetto Lugburz e, soprattutto, con quei Narsilion che a tutt'oggi rappresentano il suo principale impegno in ambito artistico. A circa due anni di distanza dal debut "Le Paradise Funèbre - L'Envers Du Tristesse", che accogliemmo positivamente ma con alcune riserve, poco è cambiato per questo progetto di Sathorys Elenorth: dei suoi due compagni dei Narsilion stavolta è presente la sola Lady Nott, ora accreditata in line-up a tutti gli effetti e non più come 'guest', mentre per quanto riguarda la musica, lo stile e le soluzioni non hanno subito grosse variazioni... Il sound di Der Blaue Reiter continua quindi a muoversi in ambiti neoclassici di stampo dark ambient, stavolta limitando al minimo la componente industrial, per un risultato che non si discosta minimamente dal debut: tutto sempre molto suggestivo, ma basato su idee e soluzioni ben note in ogni loro forma a chi mastica queste sonorità. Il limite del progetto iberico non sta nella mancanza di capacità realizzative o di gusto nella composizione, bensì nel fatto che la musica di Der Blaue Reiter non aggiunge nulla ad un genere che di belle sorprese ne sa ancora regalare, e per capirlo basti pensare al recente album degli ottimi Ad Ombra, oppure al mirabile lavoro dell'artista svedese Fredrik Klingwall... È musica piacevolmente oscura dalle lodevoli mire artistiche, questo sì: riposta la bella confezione digipack ed inserito il dischetto nel lettore troviamo possenti sezioni orchestrali (per lo più archi), percussioni marziali, fosche trame dark ambient, tastiere solenni, sporadiche parti vocali, campionamenti ben noti ai cultori della musica classica (stavolta si saccheggia l'opera di nomi quali Purcell, Chopin e Vivaldi) e persino un violino autentico (suonato da Lady Nott)... Gli elementi ci sono tutti, diremmo, e produzione ed arrangiamenti fanno il resto in maniera apprezzabile, ma Der Blaue Reiter non riesce comunque a spostare di una virgola le sorti di un settore che pure di sbocchi ne potrebbe offrire molti, adagiato com'è su sonorità ed idee già ampiamente sfruttate anni addietro da molti altri nomi del settore. L'ascolto scorre via fra autentici plagi degli Ordo Rosarius Equilibrio ("Eyes Of The Lost" e la prima parte di "Paradise"), passaggi tipicamente marziali ("Victoria", "Rera L'Ànima Del Vent", "Abyssus Abyssum Vocat In Voce") e sortite neoclassiche già sentite, ed a distinguersi in positivo sono solo momenti come "Retrospective", guidata dall'ispirato e triste piano, e "Prison Of Desire", dove il protagonista è invece il violino, e non è un caso che proprio gli episodi più differenti dal resto del materiale risultino anche i più coinvolgenti e riusciti. Era lecito aspettarsi ben di più dal follow-up di musicisti che hanno una certa esperienza alle spalle, invece questo "Silencis" passerà senza lasciare grosse tracce di sé, anche se i fatti sembrano dare ragione ai Nostri, che si sono già procacciati un deal con la Ars Musica Diffundere (divisione della titolata Black Rain) per un terzo album, "Nuclear Sun", previsto per l'anno in corso...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/derblauereitermusic
http://www.causticrecords.com/