Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

22-09-2008

LIFE TOWARD TWILIGHT

"An Eclipse"

Cover LIFE TOWARD TWILIGHT

(Bottle Imp. Productions)

Time: (17:11)

Rating : 6

Primo album del progetto americano Life Toward Twilight (capitanato da Daniel Tuttle) e, parallelamente, prima produzione per la Bottle Imp. Productions, "An Eclipse" usciva in origine nel 2003 in edizione limitata e viene ora ristampato con una nuova ed essenziale veste grafica, lasciando immutato il contenuto. Il breve CD si articola in tre tracce senza titolo: la prima è costituita da droni oscuri e prolungati, arricchiti da qualche rumore e da inserimenti di tastiera che subentrano nel finale; il pezzo seguente, in apertura ancor più cupo e calmo del precedente, fa leva su droni sibilanti rinforzati sulla distanza da aggressioni metalliche, che fanno da rude base ad un paradisiaco gorgheggio femminile ad opera di Elyse Reardon. La breve chiusa finale consta di un polveroso sound, probabilmente campionato da qualche vecchia registrazione. "An Eclipse" è un tipico prodotto dark ambient, generato a partire da droni e rumori ed assimilabile a molte altre produzioni di tal fatta. Colpisce più che mai la capacità di un autore americano di essere così vicino a suoni tipicamente europei, ma è evidente che ormai un certo filone musicale ha conquistato i consensi dell'intero globo. A mio dire, Daniel Tuttle ha raggiunto una maggior padronanza dei propri mezzi nei dischi di lunga durata (in particolare nel recente "I Swear By All The Flowers") che ha prodotto successivamente ad "An Eclipse". Questo esordio rimane comunque una testimonianza piacevole, anche se non necessaria, per chi segue le atmosfere elettroniche oscure.

Michele Viali

 

http://www.myspace.com/lifetowardtwilight/

http://www.bottle-imp.com/